La canzona di Testaccio
Cor core acceso da la passione
undici atleti Roma chiamò
e sott'ar sole der Cuppolone 'na bella maja a du' colori je portò. | I tifosi della Roma guardano la partita di straforo da Monte de' cocci: chi era senza biglietto era solito appostarsi in cima al Monte dei cocci, che sovrastava lo stadio dal lato di via Zabaglia, da dove si vedeva circa metà del terreno di gioco, a causa della tettoia della tribuna che ostruiva la visuale completa. | Siamo nell'estate del 1927. A luglio nasce la squadra che porterà il nome, i colori e il simbolo della Città eterna. La divisa con cui gioca è rosso pompeiano con i bordini giallo ocra, il simbolo è la lupa capitolina e il nome Associazione Sportiva Roma. |
Li du' colori de Roma nostra
oggi signora del futtebbal,
non più maestri né professori
mo' sò dolori perché Roma ce sa fa'!
 | Monte de' cocci. | L'anno stesso della fondazione la Roma ha l'occasione di disputare il primo campionato, ancora non a girone unico. Vince la prima partita e alla fine si piazza all'ottavo posto. L'anno successivo sale e conquista il terzo posto nel girone. Nel 1929/30 nel primo campionato di serie A a girone unico, la Roma arriva sesta. Nel 1930/31 per la prima volta la Roma lotta per la vetta della classifica e a fine stagione arriva seconda dietro la Juventus. |
C'è Masetti ch'è primo portiere;
De Micheli scrucchia ch'è 'n piacere;
poi c'è quer torello de Bodini;
cor gran Furvio Bernardini,
che dà scòla all'argentini.
Poi c'è stà Ferraris er mediano,
granne nazionale e capitano;
Chini, Fasanelli e Costantino,
cò Lombardi e cò D'Aquino; Vorche è 'n mago pe' segnà! | Una formazione della Roma nel 36/37 su Campo Testaccio | E' il periodo della nascita della "canzona di Testaccio", i romanisti sognano ed fanno bene visto lo squadrone che ha la Roma, finalmente all'altezza dei ranghi del nord. |
Campo Testaccio c'hai tanta gloria,
nessuna squadra ce passerà.
Ogni partita è 'na vittoria,
ogni romano è 'n bon tifoso e sa' strilla'.
Petti d'acciaio, astuzia e core, corpi de testa da fa 'ncanta'.
Passaggi ar volo co' precisione e via er pallone che la rete va a trova'. |
Abbonamenti di Campo Testaccio.
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RISULTATI DELLA ROMA A CAMPO TESTACCIO
161 gare di campionato
103 vittorie
32 pareggi
26 sconfitte
337 reti segnate
111 reti subite
53 gare amichevoli ed europee
47 vittorie
2 pareggi
4 sconfitte
225 reti segnate
62 reti subite |
Quanno che 'ncomincia la partita,
ogni tifosetta se fa ardita,
strilla Forza Roma a tutto spiano
co' la bandieretta 'n mano,
perché c'ha er core romano.
L'ala centra, Vorche tira e segna,
questo è er gioco e "Roma" ve lo 'nsegna!
Cari professori appatentati,
sete belli e liquidati
perché Roma ce sa fa. |
Stagione 37/38, l'ingresso in campo della Roma a Campo Testaccio. Davanti a tutti il capitano Fulvio Bernardini. |
I più presenti in campionato a Campo Testaccio
Masetti, 128 presenze
Bernardini, 122 presenze
Gadaldi, 81 presenze
Migliori realizzatori a Campo Testaccio:
Volk, 42 gol
Fasanelli, 31 gol
Costantino, 28 gol |
Semo giallorossi e lo sapranno,
tutti l'avversari de 'st artr anno.
Finché Sacerdoti ce sta' accanto,
porteremo sempre er vanto,
Roma nostra brillerà!
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Il deflusso da Campo Testaccio
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La costruzione di Campo Testaccio ammontò complessivamente a 1.318.816 lire: 1.272.752 lire versate in otto rate alla ditta costruttrice Pasqualini & Vienna, le restanti 111.064 lire, successivamente, per lavori di ristrutturazione. Per la costruzione di Campo Testaccio vennero presi a modello gli impianti inglesi, in particolare lo stadio dell'Everton.
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In queste due foto la Roma esce dal campo dal caratteristico sottopassaggio di Campo Testaccio.
"Tutto ciò che hai visto ricordalo. Perchè tutto quello che dimentichi ritorna a volare nel tempo..." Marcello Mastroianni
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Zí Checco e Sora Angelica
I custodi di Campo Testaccio
La rotonda figura di Zí Checco è sicuramente scolpita negli occhi e nel ricordo di tutti coloro che hanno frequentato campo Testaccio negli anni trenta. Lui e sua moglie Angelica, piccola e sottile come alice tanto quanto il marito era grande come barile, diventarono parte integrante del colore di Testaccio. Sembrava addirittura che il campo fosse loro! Nella foto a sinistra Zí Checco, in quella a destra la Sora Angelica tra i calciatori Scopelli e Costantino. |
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La Roma gioca il primo derby a Testaccio l'8 dicembre 1930. Scrive il giorno successivo "Il littoriale":
"Sembra un non senso qualificare ospite una squadra romana che ha giocato su un campo romano: ma credo che mai il fattore campo possa essere sentito come dalla lazio domenica"
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Bellissimo libro su Campo Testaccio dal quale ho riportato alcuni estratti.
Altri libri sulla Roma? Clicca qui |
Due formazioni della Roma al Testaccio nel 33/34
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