Stadio Flaminio

Stadio Flaminio

La Roma si sposta allo Stadio Flaminio, all'epoca Stadio del Partito Nazional Fascista, nella stagione 1940/41. Gioca le partite casalinghe in quest'impianto fino alla costruzione dell'Olimpico, nel 1953. Dopo la guerra la stadio prende in nome di Stadio Nazionale, poi viene intitolato alle vittime di Superga e chiamato informalmente Stadio Torino.

Nel 1957, quando il trasferimento delle due squadre romane all'Olimpico è già avvenuto, lo Stadio viene ristrutturato e prende il nome attuale di Flaminio. La capienza dell'impianto viene ridotta di circa 20000 posti. La Roma tornerà a giocare i suoi incontri casalinghi al Flaminio nel 1989/90, durante il periodo di ristrutturazione dell'Olimpico per via dei Mondiali di Calcio di Italia 90.

Roma, lo Stadio Nazionale e accanto lo Stadio della Rondinella ed il campo Apolloro. Sulla sinistra l'Ippodromo Villa Glori.

Lo Stadio Nazionale e accanto lo Stadio della Rondinella ed il campo Apolloro. Sulla sinistra l'Ippodromo Villa Glori

Sciarpata dei romanisti allo Stadio Flaminio.

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Ultima modifica di questa pagina: 15/04/2018

 

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