Milan-Roma 1-0, le proteste dei romanisti nei confronti dell'arbitro Messina dopo il rigore negato. |
MARCATORE: 2' Shevchenko |
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Fabio Capello dopo la squalifica del campo inflitta alla Roma: "Non sono d'accordo con questa sentenza. Tra l'altro la tutela dell'ordine pubblico a San Siro spetta al Milan. Il giudice sportivo è stato influenzato anche da quei signori che si buttavano a terra e poi ricominciavano a correre e giocare. Se uno cade a terra deve uscire dal campo in barella e andare al pronto soccorso, non rialzarsi e lottare fino alla fine. L'esempio più bello è stato quello di Buffon o di Taibi. Buffon, uno che va in campo per giocare e non per alimentare le tensioni, è stato colpito a Genova ed è rimasto in piedi. Questo è sport. Il vittimismo per raggiungere un risultato non è sport". Ma il suo bersaglio non è solo rossonero: "Ferma restando la condanna dei cinque deficienti che tirano i petardi, che ci fanno giocare fuori casa da due mesi portando danni economici enormi alla società, condanno alla stessa maniera chi fa la vittima in campo. Io ho giocato a calcio e i petardi me li hanno tirati, ma non è mai successo niente". |
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Ultima modifica di questa pagina: 02/01/2016