José Mourinho

Special One


José Mourinho alla sua prima stagione da allenatore della Roma

Carriera di José Mourinho

Gli esordi

José Mário dos Santos Mourinho Félix, noto semplicemente come José Mourinho nasce in Portogallo a Setúbal, il 26 gennaio 1963. Difensore nel campionato portoghese negli anni 80, Mourinho intraprende la carriera di allenatore nel 1987, partendo come allenatore delle giovanili del Vitoria Setubal. Ottiene il primo successo come assistente di Joao Alves nel 1990 all'Estrela Amadora, la Coppa di Portogallo e dal 1992 ricopre per due anni il ruolo di assistente di Bobby Robson allo Sporting Lisbona. Con l'allenatore inglese vincono due campionati ed una Coppa di Portogallo.

Al Barcellona

Robson nel 1996 diventa il tecnico del Barcellona e Mourinho diventa il vice allenatore dei catalani. Il duo conquista Coppa di Spagna, Coppa delle Coppe, e Supercoppa di Spagna. L'anno successivo Van Gaal sostituisce Robson, diventato dirigente, e Mourinho resta al suo posto come secondo. Nel 1998 vincono il campionato, la Coppa di Spagna e la Supercoppa UEFA e nella stagione seguente la squadra si conferma campione di Spagna.

I primi incarichi

Nel settembre 2000, mentre la Roma si appresta ad iniziare il campionato che la portarà al terzo scudetto, Mourinho viene chiamato dal dirigente Parames del Benfica a sostituire Heynckes. L'esperienza dura soltanto tre mesi poiché a dicembre si dimette dopo il cambio di presidenza nel club. Il salto però come primo allenatore è fatto e per la stagione 2001/02 Mou si accorda con il club dell'Uniao Leiria. Conduce la squadra fino ad un inaspettato quarto posto, poi a gennaio 2002 si trasferisce al Porto, per prendere il posto di Octavio Machado per il resto della stagione. Conduce il club al terzo posto in classifica qualificandosi per la Coppa UEFA 2002/03, che l'anno successivo vincerà conquistando così il suo primo trofeo europeo.

I successi al Porto

Nel settembre 2000, mentre la Roma si appresta ad iniziare il campionato che la portarà al terzo scudetto, Mourinho viene chiamato dal dirigente Parames del Benfica a sostituire Heynckes. L'esperienza dura soltanto tre mesi poiché a dicembre si dimette dopo il cambio di presidenza nel club. Il salto però come primo allenatore è fatto e per la stagione 2001/02 Mou si accorda con il club dell'Uniao Leiria. Conduce la squadra fino ad un inaspettato quarto posto, poi a gennaio 2002 si trasferisce al Porto, per prendere il posto di Octavio Machado per il resto della stagione. Conduce il club al terzo posto in classifica qualificandosi per la Coppa UEFA 2002/03, che l'anno successivo vincerà, conquistando così il suo primo trofeo europeo, assieme a campionato e coppa portoghese.

Nella stagione 2003/04 guida il Porto al bis in campionato e soprattutto alla vittoria di una storica Champions League. In campo ed a segno anche nella finale contro il Monaco il centrocampista russo ex Roma Dmitri Aleinitchev.

Al Chelsea di Abramovic

Dopo gli strepitosi successi ottenuti in patria per Mourinho è ora di approdare in un grande club inglese: dal 2 giugno 2004 è il tecnico del Chelsea per magnato russo Abramovic.

Vince due Premiere League consecutive, Coppe di Lega, Community Shield ed FA Cup ma in Champions League non riesce ad andare oltre le semifinali, dove il suo Chelsea viene eliminato in due occasioni da Liverpool.

La quarta stagione di Mourinho a Londra s'interrompe dopo soli due mesi. Il 20 settembre 2007 d'accordo con il club risolve il suo contratto e si concede una breve pausa di qualche mese prima di accordarsi con il presidente dell'Inter Massimo Moratti per guidare i nerazzuri a partire dal campionato 2008/09.

Mourinho all'Inter

Mourinho arriva all'Inter nel giugno del 2008 e in agosto conquista proprio ai danni della Roma il suo primo trofeo con i nerazzuri, la Supercoppa Italiana. L'Inter vince ai calci di rigore 8-7 la sfida contro i giallorossi e Mou apre al meglio la stagione che si chiuderà con la vittoria del suo primo campionato italiano.

L'anno seguente, stagione 2009/10, Mourinho guida l'Inter all'impresa del "triplete", la vittoria di Champions League, campionato e coppa Italia, un traguardo storico raggiunto per la prima volta da una squadra nazionale. La Roma è vittima delle vittorie del suo futuro tecnico in quanto si gioca lo scudetto fino all'ultima giornata, gettandolo a quattro gare dalla fine nel drammatico Roma-Sampdoria 1-2, e perde 1-0 in casa la finale di Coppa Italia.

Mourinho in blancos

Con la vittoria della Champions League Mourinho lascia l'Inter per accasarsi al Real Madrid, il club più prestigioso del mondo. Si lega al club spagnolo per quattro anni ma resta alla guida dei blancos un anno di meno, conquistando una Liga, una Coppa ed una Supercoppa nazionali.

Il ritorno in Premiere League

Dal 2013 Mourinho ritorna al Chelsea, dove allena per tre campionati vincendo nella stagione 2014/15 la sua terza Premiere League. La stagione successiva, nell'annata della clamorosa vittoria della Premiere League da parte del Leicester, Mou risolve il suo contratto con i blues prima della fine dell'anno.

Nel maggio 2016 viene annunciato come sostituto del tecnico Van Gaal al Manchester United. Con i Reds conquista Community Shield, Coppa di Lega ed Europa League. Viene esonerato nel dicembre 2018.

A novembre 2019 si getta in una nuova avventura al Tottenham, in sostituzione dell'esonerato Pochettino. Porta la squadra dal quattordicesimo al quarto posto della Premiere, cedendo poi nel finale e sfiorando solamente la qualificazione alla Champions League. Nella stagione successiva il suo Tottenham parte bene, a novembre è in vetta alla classifica ma con le settimane perde posizioni. Guadagna l'accesso alla finale di Coppa di Lega ma il club londinese decide di esonerarlo prima, con la squadra al settimo posto.

Mourinho alla Roma

Il 4 maggio 2021 la Roma annuncia l'ingaggio per tre stagioni di José Mourinho. Un colpo a sorpresa del club giallorosso e del presidente Friedkin, che fa il giro del mondo e riempie d'entusiasmo la piazza romanista. Da subito i tifosi si compattano intorno al tecnico più vincente della storia recedente del calcio.


Murales di Mourinho

Lo "Special One", com'è stato ribattezzato nel Regno Unito, viene presentato ufficialmente dalla Roma l'8 luglio, nella splendida cornice di Terrazza Caffarelli in Campidoglio.


Prima conferenza alla Roma per Mourinho

I colpi per la sua prima Roma sono Rui Patricio, Sergio Oliveira, Maitland-Niles, Vina, Shomurodov e Tammy Abraham, giocatori congeniali a rafforzare la rosa giallorossa, capitanata dal romano Lorenzo Pellegrini. Mou si affida inoltre a molti giovani ex primavera, tra cui Zalewski, Darboe, Felix Afena-Gyan, Volpato, Bove e Tahirovic.

In Conference League la Roma compie un cammino perfetto e vince la prima edizione della nuova competizione UEFA. Mourinho vince anche questo trofeo dopo Champions League ed Europa League.


Mourinho festeggia la Conference League

Mourinho festeggiato dai suoi collaboratori a Tirana, dopo la vittoria della Conference League

Mourinho festeggiato dai suoi collaboratori a Tirana, dopo la vittoria della Conference League

Secondo anno di Mourinho alla Roma

Il nuovo tatuaggio di mister Mourinho
Il nuovo tatuaggio di mister Mourinho: Champions League, Europa League e Conference League: è l'unico allenatore ad aver vinto tutte e tre le competizioni.

Per la seconda stagione di Mourinho alla Roma, la squadra viene rinforzata principalmente con tre ottimi parametri zero: i centrocampisti Nemanja Matic e Gini Wijnaldum e l'attaccante argentino Paulo Dybala. Per il resto la rosa vincitrice della Conference League viene poco ritoccata e questo non permette a Mourinho di far fare alla squadra il salto di qualità in campionato, restando nuovamente fuori dai posti utili per partecipare alla Champions League.

Tra lo Special one, la squadra ed il pubblico giallorosso si conferma un'empatia speciale, che porta lo Stadio Olimpico ad essere costantemente tutto esaurito.

Il tecnico portoghese, che durante il periodo natalizio rifiuta le lusinghe della sua Nazionale, guida comunque la squadra giallorossa fino all'ultimo atto dell'Europa League. Il ruolino di Mourinho, cinque finali europee vinte su cinque giocate, si sfida con quello del Siviglia, imbattuto nelle sue sei finali.

La Roma ed il suo condottiero non riescono a conquistare l'Europa League, venendo battuti ai calci di rigore dagli andalusi al termine della partita di calcio più lunga della storia.

L'allenatore lusitano sul campo di Budapest consola i suoi ragazzi, poi difende la Roma per il pessimo arbitraggio ricevuto. La piazza giallorossa, ferita dalla sconfitta ma fiera dello spirito dimostrato per due stagioni, non aspetta altro che vederlo confermato in panchina.

Mourinho parla al gruppo al termine della finale di Budapest
Mourinho parla al gruppo al termine della finale di Budapest

Vice allenatore di José Mourinho alla Roma è stato Sacramento fino al gennaio 2022, poi Salvatore Foti.

La gioia di Mourinho a Leverkusen, dopo la qualificazione in finale di Europa League

La gioia di Mourinho a Leverkusen, dopo la qualificazione in finale di Europa League

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Ultima modifica di questa pagina: 03/06/2023