Il capitano della Roma Francesco Totti a colloquio con i tifosi entrati in campo a fine primo tempo prima della sospensione del derby.

La squadre parlano con l'arbitro prima del rinvio della gara.

Milan
67
Roma
57
Juventus
56
Lazio
41
Parma
41
Inter
40
Udinese
39
Sampdoria
37
Chievo
32
Brescia
28
Bologna
28
Lecce
27
Reggina
27
Siena
27
Modena
25
Empoli
23
Perugia
22
Ancona
7



LAZIO-ROMA 0-0
(primo tempo 0-0)

LAZIO(4-4-2) : Peruzzi, Oddo, Stam, Mihajlovic, Zauri, Fiore, Giannichedda, Liverani, Cesar, Corradi, Inzaghi. Allenatore: Mancini

ROMA (4-4-2): Pelizzoli, Panucci, Chivu, Samuel, Candela; Mancini, Emerson, Dacourt, Lima; Totti, Cassano. Allenatore: Capello.

ARBITRO: Rosetti di Torino.

(dal sito Ansa) La follia attraversa ancora una volta il mondo del calcio, ma questa volta ha sembianze trasversali. L'episodio di violenza che scatena il tutto e' frutto solo di un enorme passaparola, ma il derby dell'Olimpico viene sospeso per motivi di ordine pubblico perche' 70 mila tifosi sono fortemente convinti che stavolta c'e' scappato il morto. La polizia smentisce, ma non basta . Il tamtam di laziali e romanisti, una volta tanto solidali, ha la meglio. Rosetti, sentiti i vertici del calcio e i responsabili dell'ordine pubblico, decide di chiudere la stracittadina. Troppo alto e' il rischio di mettere a repentaglio tante vite.Tutto intorno e' fumo, lacrimogeni, devastazioni. Si vive all'Olimpico un'atmosfera surreale, da day after.

Il derby romano dura 47' poi viene sospeso all'inizio del secondo tempo quando si sparge la voce della morte di un tifoso . Sulle prime si parla di un bambino investito dalla macchina della polizia. I tam tam tra tifosi si propagano: vengono tolti gli striscioni, qualcuno grida 'assassini'. Rosetti fa cominciare la partita ma dopo 2' viene convinto a fermare la gara. I giocatori si guardano intorno, sono inebetiti, perplessi, impauriti. La voce della morte di un tifoso ha raggiunto anche loro. Si formano conciliaboli, passano i minuti tra la paura sugli spalti, la trepidazione per una voce che sembra troppo continuativa per essere del tutto destituita di fondamento. Invano lo speaker due volte rassicura: la questura informa che non e' vero, non c'e' stato nessun incidente. Passano altri interminabili minuti. Rosetti e' pronto a scodellare il pallone dopo una decina di minuti, ma i romanisti non se la sentono . Cassano e' il piu' deciso, Totti e' d'accordo. Tutti pensano che e' incredibile dover sospendere una gara per una voce non controllata, ma fuori della curva sud si alza un minaccioso fumo nero, i timori di ordine pubblico prevalgono. I giocatori sentono sul collo la rabbia delle due tifoserie unite, le grida e gli insulti, gli inviti che sono quasi ordini: mollate, non potete giocare.
E Rosetti allarga le braccia, parla nervosamente al telefonino, chiede istruzioni sul da farsi. Nessuno sa cosa fare, e' come se tutti i giocatori fossero ostaggio di una situazione incontrollabile, ingestibile. La decisione alla fine viene presa dopo 28' dall'inizio teorico del secondo tempo. I giocatori escono, ma poi ci ripensano. Non possono lasciare la folla preda delle sue paure e di un possibile volonta' di vendicare qualcosa che ritengono sia successo. Totti da una parte va verso la Sud, Mihajlovic e Liverani verso la Nord. Intanto esce del fumo nero fuori della Sud. Il pubblico del feudo giallorosso non puo' uscire, allora migliaia di persone sfilano dentro il campo per guadagnare le uscite. Il timore di incidenti, di vendette e' forte. Di nuovo lo speaker assicura che non e' successo niente. Ma per rassicura in maniera piu' forte ecco l'appello di Sensi e Masoni, di Mihajlovic e Totti: andate a casa tranquilli, non e' successo niente, ci rivediamo in un'atmosfera piu' tranquilla al prossimo derby.

Durante le operazioni di uscita dallo Stadio Olimpico i due presidenti Sensi e Masoni insieme ai Capitani Totti e Mihajlovic hanno tranquillizzato il pubblico.

SENSI .
Questo inconveniente non ci consente il proseguimento della partita, siamo dispiaciuti per tutti i tifosi venuti qui stasera. Li ringrazio e li saluto con la speranza di rivederli presto allo stadio

MASONI
Non è successo nulla, la notizia è falsa.  Questo è l'unico pensiero che ci conforta stasera, con la certezza di rivedervi a breve.

MIHAJLOVIC
Ragazzi non è successo niente,  rimaniamo tutti calmi andiamo a casa senza problemi.

TOTTI
Non è successo nulla. la notizia è falsa,  rimaniamo tranquilli anche fuori dallo stadio e mantenete la calma andando a casa.

Prefetto e Questore di Roma accusano "i tifosi violenti" e ordinano l'apertura di un'inchiesta. Galliani dice: "Ho deciso io per la sospensione".

ROMA, 21 marzo 2004 - La notizia che ha portato alla sospensione del derby romano è "pretestuosa" e poterà all'apertura di un'inchiesta della magistratura che dovrà accertare non solo gli autori degli scontri, ma anche se questi siano stati concordati preventivamente tra le frange "calde" delle due tifoserie. Perché Serra e Cavaliere, rispettivamente Prefetto e Questore di Roma, hanno "visto movimenti strani sulle gradinate, tifosi che salivano e scendevano come se stessero organizzando qualcosa". Alla fine ha deciso Adriano Galliani, interpellato dall'arbitro Rosetti davanti al no dei giocatori, Totti e Cassano in prima fila. Lazio-Roma è stata sospesa per motivi di ordine pubblico e rinviata a data da destinarsi. Tra incidenti, incendi e una voce che la Questura definisce infondata, anzi di più, "pretestuosa", il derbissimo di Roma n.122, posticipo della 26esima giornata, viene interrotto al 3' della ripresa. Ma avrà ancora un lungo epilogo. Andiamo con ordine: Al termine del primo tempo si diffonde la notizia della morte di un bambino, investito dalla Polizia. A nulla serve la smentita della Questura attraverso lo speaker dell'Olimpico. I tifosi ritirano gli striscioni e urlano "sospendete la gara". Il capo ufficio stampa della Polizia ribadisce di persona a Rosetti che "non è successo niente, non ci sono morti". Ma i giocatori sono perplessi, non vogliono giocare.

Così Rosetti chiama Galliani, lo passa anche a Capello e il presidente della Lega decide per la sospensione. "Ho deciso io, ero io la persona al telefono con l'arbitro" spiegherà dopo Galliani: "I giocatori non volevano giocare, i tifosi minacciavano che avrebbero invaso il campo. Dovevo prendere una decisione, l'unico in grado di farlo è il presidente della Lega, oltre alle decisioni delle forze dell'ordine. Questa decisione non può essere che il male minore, questa è stata la mia decisione". Quando l'arbitro Rosetti allarga le braccia e invita le squadre negli spogliatoi, i capitani Francesco Totti e Sinisa Mihajlovic invitano i tifosi alla calma: "State tranquilli e fate in modo che non succeda niente fuori dallo stadio. Non è successo niente, state tranquilli" dicono all'altoparlante sperando in un deflusso regolare. Seguono Franco Sensi e l'amministratore delegato della Lazio Giuseppe Matteo Masoni: "Ci dispiace per quello che è successo, ci auguriamo di vederci al più presto per rigiocare questa partita, state tranquilli".

Ma non va esattamente così, continuano a vedersi fuori dall'Olimpico incendi e scene di guerriglia. Il funzionario della Questura in diretta tv su Sky denuncia: "È colpa delle tifoserie più violente che hanno voluto far sospendere questa partita. Hanno fatto girare una voce pretestuosa che ci fosse stato un bambino morto. È una notizia destituita di ogni fondamento e che le tifoserie più violente hanno usato per far sospendere questa partita. I giocatori non si sentivano sereni per continuare a giocare e l'arbitro ha deciso di fermare la partita. Alcune migliaia di tifosi hanno attaccato le forze dell'ordine in ogni settore dello stadio". Poi interviene il Prefetto di Roma, Achille Serra: "È finita bene, poteva scapparci la tragedia" dice annuncia che chiederà alla magistratura l'apertura di un'inchiesta per individuare chi ha messo in giro quelle voci "pretestuose". "E' gravissimo - aggiunge Serra - che si siano sparse, non so quanto proditoriamente o meno. Abbiamo cercato con diversi comunicati di smentire la notizia. Ho visto ad un certo punto scomparire tutte le bandiere della Roma e della Lazio e prima ancora, avevo notato dei movimenti strani all'interno della Curva Sud giallorossa. Mi lascia pensare il fatto che sia stata propagata questa notizia senza prima cercare la conferma dalle Istituzioni". Poi rende noto che ci sono dei "fermi", e si vedrà dopo "se saranno tramutati in arresto". E sei o sette feriti non gravi tra le forze dell'ordine. "Per questa sera non mi avventuro in nessuna ipotesi" aggiunge il Questore di Roma, Nicola Cavaliere . "Quanto accaduto questa sera - spiega poi - sarà oggetto di una rigorosissima inchiesta per capire cosa è successo. Posso solo dire che fino a che la gara non fosse stata sospesa era stato un derby tranquillo per quanto concerne l'ordine pubblico, la situazione era migliore rispetto ad altre occasioni. Problemi si sono verificati dopo all'esterno dello stadio e il nostro compito al momento è quello di convincere tutti a tornare regolarmente a casa e di venirci incontro in ogni modo, evitando ulteriori tentativi di assalto alle forze di polizia che hanno vissutouna serata difficile".

Ugo Longo , presidente della Lazio, però si chiede ancora perché: "È stata una decisione incomprensibile. Nessuno ha compreso che cosa è accaduto, le motivazioni che hanno indotto l'arbitro a sospendere la partita. Non era mai capitata una cosa del genere. Ho visto tutto dalla tribuna. Ma la notizia pare sia falsa, non c'era motivo per il quale la partita andasse sospesa. È incomprensibile, non me lo spiego. Prima di sospendere la partita bisogna che ci siano motivi validi. Io ho visto tifosi tranquilli. Credo che questa sospensione abbia devvero creato una situazione d'allarme per l'ordine pubblico. Ripeto: una cosa davvero incomprensibile". Il direttore generale della Lazio Giuseppe De Mita è invece d'accordo con Galliani: "Credo che i giocatori, i dirigenti e le forze dell'ordine hanno preso una decisione di grande responsabilità".

Della stessa idea Franco Baldini, ds della Roma: "Era giusto sospenderla questa partita. La voglia di sospenderla è stata la stessa da entrambe le parti. Non c'erano le condizioni per continuare, non c'era serenitá. C'è stata la notizia della vittima e i giocatori hanno manifestato l'intenzione di non giocare. Galliani ha parlato al telefono con l'arbitro e ha deciso per la sospensione: credo ne abbia facoltà e credo abbia preso la decisione migliore". Poi gli girano la domanda del presidente della Lazio Longo, che non si spiega l'interruzione per una notizia falsa. "Sì - risponde Baldini - ma la notizia falsa era stata presa per vera. E' difficile far cambiare idea alla gente. Diciamo che per una volta se non si gioca non muore nessuno".

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Campionato 2003-2004

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Ultima modifica di questa pagina: 11/09/2017

 

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