Il 21 novembre 1999 è in programma il derby Roma-Lazio, ultima stracittadina del millennio. Per l'occasione i tifosi della Curva Sud organizzano una bellissima coreografia, ispirandosi ad un disegno di guerrieri del pittore e illustratore Frank Frazetta. La frase scelta per la coreografie è "Tu non vedrai nessuna cosa al mondo maggior di Roma", verso di Orazio Flacco Quinto, in latino "Possis nihil Urbe Roma visere maius". La traduzione in italiano (che letteralmente è Tu non potrai mai vedere nulla più grande di Roma) viene ripresa dalla strofa dell'Inno a Roma, canto dei primi anni venti poi ripreso in epoca fascista.
I giallorossi quella domenica scendono in campo con: Antonioli, Zago, Aldair, Mangone, Cafu, Zanetti (67' Di Francesco), Assuncao, Candela, Totti (90' Fabio Junior), Montella, Delvecchio (60' Tommasi). A disposizione: Lupatelli, Alenitchev, Gurenko, Rinaldi. Allenatore: Fabio Capello. In poco più di mezz'ora la Roma annienta la Lazio andando in rete ben quattro volte. Questa la sequenza delle reti: 7' Delvecchio, 11' Montella, 26' Delvecchio, 31' Montella, 52' Mihajlovic (rig). La Roma di Fabio Capello vince il derby.
La coreografia dei tifosi romanisti "Tu non vedrai nessuna cosa al mondo maggior di Roma", organizzata dalla Curva Sud nel derby del campionato 1999/00.
Ultima modifica di questa pagina: 09/05/2022