Mister Derby
Claudio Ranieri, romano di San Saba, figlio del macellaio di Testaccio, nasce nel cuore della Capitale il 20 ottobre 1951. Nell'oratorio del suo quartiere gioca le prime partitelle, raccontate dal compagno Marco di Tillo, e con il soprannome di "er pecione" viene schierato dapprima in porta per via della sua altezza, assente nell'amico Angelo "er nonnetta", poi in attacco.
Claudio Ranieri nel 1967 portiere del San Saba
La sua storia in giallorosso prende il via a Casal Bertone, dove muove i primi passi da calciatore semi professionista. Sui campetti di periferia viene "adocchiato" dagli osservatori di mister Helenio Herrera e dopo un provino al Tre Fontane nella stagione 1971 entra a far parte delle giovanili della squadra giallorossa, come attaccante della primavera.
Ranieri sulle figurine Panini della stagione 1973/74
Nella stagione 1972/73 l'allenatore Manlio Scopigno gli regala l'emozione dell'esordio in serie A con la maglia della Roma, a Genova nell'incontro Genoa-Roma finito 2-1. Tra questa stagione, che la Roma chiude in settima posizione, e la successiva colleziona 6 presenze.
Dopo i due anni in serie A con la casacca giallorossa Claudio Ranieri disputa nove stagioni al Catanzaro, diventando il calciatore della squadra calabrese con più presenze in A.
Ranieri in una formazione giallorossa nella stagione 1973/74
Dal 1982 al 1986 disputa sei campionati in Sicilia, tre staioni con la maglia del Catania e altrettante con quella del Palermo, collezionando un totale di 101 presenze e 1 gol.
Nel 1986 Claudio Ranieri inizia la carriera da tecnico nella categoria interregionale con il Vigor Lamezia, poi allena il Campania Puteolana in C1. Si mette in luce in Sardegna con il Cagliari, vincendo la Coppa Italia di serie C e portando i rossoblu in serie A. Nel 1991 approda al Napoli e conquista il piazzamento UEFA, nel 1994 riporta la Fiorentina in serie A e guida i toscani alla vittoria della Coppa Italia e alla semifinale di Coppa delle Coppe.
Dal 2000 al 2005 Raniera fa esperienza fuori dall'Italia allenando Valencia (dove vince 1 Coppa di Spagna e 1 Supercoppa Europea), Atletico Madrid e Chelsea.
Torna in Italia nel 2007 alla guida del Parma a campionato in corso, raggiunge la salvezza e si trasferisce a Torino, dove allena per un biennio la Juventus neopromossa dal campionato di serie B. Viene esonerato a due giornate dal termine del campionato, con la Juventus al terzo posto, in favore di Ciro Ferrara.
Claudio Ranieri diventa l'allenatore della Roma dopo la seconda giornata del campionato 2009/10, in seguito all'esonero di Luciano Spalletti. La sua gestione si rivela ottima, la Roma perde il gioco spumeggiante visto con il tecnico toscano ma guadagna carattere e solidità.
Arrivano le vittorie, Ranieri si aggiudica entrambe i derby e nel girone di ritorno la squadra riesce a rimontare più di dieci punti all'Inter di Mourinho, portandosi addirittura in vetta alla classifica a cinque giornate dalla fine del campionato. Solo la sconfitta interna contro la Sampdoria non permette a mister Ranieri e a tutti i tifosi giallorossi di poter realizzare il sogno scudetto.
Il campionato 2010/11 della Roma si dimostra da subito piuttosto altalenante, la squadra non riesce a ripetere le prestazioni dell'anno precedente e le prestazioni della squadra alla fine costringono mister Ranieri a rassegnare le dimissioni.
La Roma in estate torna in ritiro, dal mercato arrivano Burdisso senior e junior, Castellini, Rosi e due attaccanti dal nome altisonante: Borriello e Adriano. Il primo ripagherà le aspettative, dal secondo pochi si aspettavano qualcosa essendo ormai la punta brasiliana sulla via del tramonto.
La Roma è reduce dalla delusione scudetto e i tifosi vorrebbero ripetere l'impresa. Già dopo le prime gare però la stagione si dimostra in salita, è clamorosa la sconfitta subita a Cagliari per 5-1. Claudio Ranieri sbatte una prima volta i pugni in sala stampa, in un'intervista che lo vede parlare per dieci miunti di seguito, senza rispondere alle domande dei giornalisti. In campionato ne scaturisce una doppia rimonta interna nel pareggio 2-2 contro il Bologna.
I derby sembrano riaddrizzare le sorti dell'allenatore di San Saba. In quello di campionato vinciamo 2-0, in Coppa Italia 2-1. Nel periodo natalizio la Roma sembra aver ripreso a correre, batte il Bayer Monaco all'Olimpico nel girone di Champions League e vince contro il Milan e la Juventus in trasferta. A Bologna, al sedicesimo del secondo tempo, la partita viene interotta per neve.
La Roma da quella gara sembra cedere fisicamente e mentalmente, nell'ambiente giallorosso qualcosa sembra essersi rotto. La Roma inanella una serie di sconfitte e figuracce clamorose: il pareggio di Eder all'Olimpico è "l'inizio della fine". Seguono 5-3 a Milano con l'Inter, 2-0 del Napoli all'Olimpico, 3-1 contro lo Shaktar Donetz. Quando dopo queste tre sconfitte, in trenta minuti al Marassi la Roma passa dallo 0-3 al 4-3, Ranieri capisce che probabilmente per lui l'esperienza da allenatore della Roma è arrivata al capolinea. Non ha neanche più un cambio da fare, quasi un segno del suo addio... L'ultima sostituzione se l'è giocata facendo entrare Loria per Borriello. L' emblema della debacle...
E' un vero peccato che certe storie siano destinate a concludersi così male. Anche perchè, tolti i prediugizi sul tecnico, chi l'avrebbe voluto lontano da Roma dopo il quarto derby su quattro vinti? A sostituirlo sulla panchina della Roma, nel finale di campionato, subentra Vincenzo Montella, ex attaccante giallorosso campione d'Italia nel 2001, allenatore della squadra giovanile giallorossa.
Nella stagione 2018/19 Claudio Ranieri avrà di nuovo l'occasione di guidare la sua squadra del cuore, chiamato dal presidente Pallotta a sostituire Eusebio Di Francesco nel finale di stagione.
"La mia vita è tutta un derby. Il derby, sotto certi aspetti, è la partita più facile perché è talmente vissuto dalla città e dalle tifoserie che un allenatore deve semplicemente controllare le emozioni: calmare l'ambiente, se c'è troppa euforia; tirarlo su quando è depresso." Ranieri sul derby
Un estratto della famosa conferenza stampa di Ranieri dopo il primo derby vinto, con le celebri battute "ve state attacca' al fumo della pipa" e "i romanisti stanno a gode' come ricci".
Nella sua carriera di tecnico Ranieri si è contraddistinto anche per i risultati positivi ottenuti nelle stracittadine. Imbattuto fino al luglio 2020 (Genoa-Sampdoria 2-1), vantava fino ad allora 9 vittorie e 1 pareggio nei dieci derby disputati sulle panchine delle squadra italiane (Juventus, Inter, Roma e Sampdoria).
Con la sua squadra del cuore Ranieri ha ottenuto quattro vittorie su quattro derby disputati (3 di campionato e 1 di Coppa Italia), battendo sempre la Lazio nelle stagioni 2009/10 e 2010/11.
Nella stagione 2015/16 Claudio Ranieri è protagonista di una delle imprese più clamorose del calcio moderno. Alla guida della matricola Leicester City trasforma i suoi calciatori nei vincitori di una delle piò eclatanti edizioni della Premiere League.
Il successo britannico è per Ranieri il primo campionato nazionale vinto in carriera ma il successo ottenuto è di portata storica e gli vale premi e riconocimenti a livello mondiale. Viene inserito tra le "Leggende del calcio" del Golden Foot e nell'Hall of Fame del calcio italiano oltre a vincere i premi "Allenatore dell'anno World Soccer" e "Best FIFA Football Coatch".
Nella stagione 2018/19 Claudio Ranieri subentra a Eusebio Di Francesco sulla panchina della Roma nelle ultime 11 gare di campionato.
Prende una Roma demotivata e con poche speranze di raggiungere la quarta posizione e il piazzamento in Champions League. Purtroppo nonostante i tentativi di rimediare e le 5 vittorie conquistate, non riesce a portare la squadra al quarto posto.
Nell'ultima giornata di campionato vive con i suoi giocatori l'addio alla Roma del capitano Daniele De Rossi.
Ranieri in Roma-Cagliari
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Ultima modifica di questa pagina: 04/10/2020