Romanisti in Nazionale

Il mitico "fornaretto", attaccante della Roma campione d'Italia 1942, viene convocato in Nazionale solamente nel 1949, in seguito al suo trasferimento all'Inter, avvenuto dopo dieci stagioni nella Capitale. A Milano Amadei aveva confermato la sua fama di cannoniere, alzando la sua media gol romanista e segnano più di 20 reti in entrambe le stagioni sotto la Madonnina. Amadei debutta con gli azzurri a Madrid il 27/3/1949, in Spagna-Italia 1-3, festeggiando l'esordio in Nazionale con un gol. Si ripete a Firenze due mesi dopo contro l'Austria, poi con il Belgio a marzo e si guadagna la convocazione per i Mondiali in Brasile del 1950, dove giocherà soltanto la gara contro il Paraguay nel girone iniziale, dove l'Italia viene eliminata dalla Svezia. Disputa la sua ultima gara in Nazionale nel 1953, proprio a Roma, chiudendo la sua carriera in azzurro con 13 presenze e 7 reti segnate.

"Bimbo" Ancelotti esordisce in Nazionale il 6 gennaio 1981, segnando quello che sarà l'unico gol della sua lunga carriera in Nazionale. Gli infortuni al ginocchio gli impediscono di partecipare al Mondiale 1982 in Spagna. Disputa i sue successivi, in Messico nel 1986 ed in Italia nel 1990, dove gli azzurri chiudono al terzo posto. E' sempre titolare nell'Italia di Azeglio Vicini che nel 1988 arriva alle semifinali dell'Europeo. Ancelotti colleziona in Nazionale, nell'arco di undici anni, 26 presenze e un gol.

Fulvio "Fuffo" Bernardini è il primo calciatore romano e del centro-sud a vestire la maglia della Nazionale Italiana. Esordisce a Torino il 22 marzo 1925, in Italia-Francia 7-0. A convocarlo fu il Ct della Nazionale Augusto Rangone, su indicazione di Guido Baccani. Bernardini viene clamorosamente escluso da Vittorio Pozzo dalle rose azzurre che vincono i Mondiali del 1934 e del 1938. Restano celebri le parole raccontate da Bernardini nella sua autobiografia "Vede Bernardini, lei gioca attualmente in modo superiore; in modo perfetto dal punto di vista della prestazione individuale. Gli altri non possono arrivare alla concezione che lei ha del gioco e finiscono per trovarsi in soggezione, dovrei chiederle di giocare meno bene. Sacrificare lei o sacrificare tutti gli altri? Lei come si regolerebbe al mio posto?". Per la sua bravura, paradossalmente, Fuffo disputò quindi "solo" 26 gare con l'Italia.

Dario Bonetti, difensore della Roma per cinque stagioni, esordisce in azzurro pochi mesi dopo il suo addio alla Capitale e il trasferimento al Milan. Gioca la sua prima gara con l'Italia l'8 ottobre 1986, a Bologna, l'amichevole Italia-Grecia 2-0. Assieme alla gara del mese successivo, valida per le qualificazioni all'europep 1988 e vinta dall'Italia per 3-2 contro la Svizzera, queste sono le uniche due gara disputate da Bonetti in Nazionale maggiore.

Fabio Capello è stato una presenza fissa nel centrocampo della nazionale italiana negli anni 70, durante il suo periodo alla Juventus. Esordisce il 13 maggio 1972, in Belgio-Italia 2-1 e disputa le gare di qualificazione ai Mondiali 1974 e del girone disputato dall'Italia in Germania Ovest. L'ultima gara di Capello con la Nazionale è l'amichevole Portogallo-Italia 2-1, del 22/12/1976.

Il centrocampista romano Massimiliano Cappioli, durante il periodo in giallorosso, debutta e disputa la sua unica partita con la Nazionale maggiore in occasione dell'amichevole Francia-Italia, persa 1-0 dagli azzurri a Napoli il 16/2/1994. Il Ct Sacchi lo fa esordire ma non lo aggregherà alla spedizione dell'Italia ai mondiali di USA 1994.