Regia: Barry Skolnick
Attori: Vinnie Jones, Jason Statham, David Hemmings,
Sceneggiatura: Charlie Fletcher, Chris Baker, Andy day
Produzione: Matthew Vaughn
Paese: Usa, 2001
Potevano
chiamarlo ‘Quello sporco ultimo gol’ e nessuno si sarebbe offeso.
E invece, il remake calcistico di un classico di Robert Aldrich, Quella sporca
ultima meta, è diventato Mean Machine, un intenso film sportivo che racconta
l’ascesa e la caduta di una star del pallone. Una pellicola d’impatto,
con un protagonista inedito, ma a suo agio nel ruolo di ex capitano della nazionale
inglese finito in carcere per aver picchiato un poliziotto. E Vinnie Jones,
un passato da roccioso difensore della Premier League e un presente da comparsa
di lusso, dimostra di cavarsela egregiamente anche davanti alla macchina da
presa. Maturato nei due film di Guy Ritchie (Lock & Stock – Pazzi
scatenati e The Snatch), Jones si prende la soddisfazione di esordire come protagonista
in una pellicola cucitagli su misura dal regista di videoclip Barry Skolnick.
Il suo è un personaggio maledetto.
Dalle stelle alle stalle in così poco tempo, da meritare un pronto riscatto agli occhi di chi gli ha voluto bene. La sua fama di campione, offuscata il giorno in cui decise di vendere il risultato di una partita, sente il bisogno urgente di una resurrezione. E quale miglior occasione per riabilitarsi, di una sfida a calcio fra detenuti e secondini? Come nei grandi film sportivi, il regista sceglie una serie di riprese realistiche, senza controfigure o stacchi su piedi famosi che fanno magie con il pallone. Nel suo film non ci sono né Pelè né Beckenbauer, indimenticabili calciatori del passato, ma solo un gruppo di validi attori con un requisito indispensabile: saper giocare al calcio. (dal sito frameonline.it)
Dianny Meehan (Danny), capitano della nazionale di calcio inglese ed eroe britannico
di tutti i tempi, ha tutto ciò che si può desiderare dalla vita
ma, per scelte sbagliate, tutto perde improvvisamente.Viene arrestato per ubriachezza
e lesioni, condannato a tre anni e rinchiuso in uno dei più duri penitenziari
del Paese (Longmarsh). Scopre che dietro le sbarre la celebrità non conta
specie se - come nel suo caso - è macchiata da un'azione assolutamente
ignominiosa, dall'onta di aver truccato il risultato della partita Inghilterra
- Germania. È accolto come un traditore della patria, oggetto di ogni
tipo di vessazione. 2568 prigionieri rinchiusi in una cella, 7 giorni su 7 per
23 ore al giorno.Resiste ai soprusi, propone al direttore (David Hemmings) di
allenare una squadra di detenuti per effettuare una partita contro la squadra
semi-professionista dei secondini: l'unica via di fuga... 90 minuti da leoni.
Convinto che un pugno di carcerati non abbia chance contro le guardie il direttore
accetta. Il giorno del fatidico incontro, però, si ritroverà diviso
tra il desiderio di rivincita e le minacce del direttore, che ha scommesso una
fortuna sulla vittoria delle guardie. Mean Machine è, ambientato in un
vero penitenziario britannico, il remake del cult movie Quella sporca ultima
meta (di Robert Aldrich) del 1974. Nessuno meglio di Vinnie Jones 'faccia di
pietra' quindi, poteva vestire i panni che furono di Burt Reynolds, per la sua
espressione da duro dal cuore tenero, per il suo passato da calciatore professionista
(giocò anche nel Chelsea). E' qui, al suo primo ruolo da protagonista.
e sguardo profondo, è un volto conosciuto al pubblico per aver citato
in Fuori in 60 secondi,The Snatch e Codice Swordfish (da www.rivistaprometheus.it).
Per contattare gli autori del sito o aggiungere il tuo contributo in questa pagina puoi usare il modulo di contatto qui sotto. Grazie.
Ultima modifica di questa pagina: 04/01/2020