Daniele De Rossi nasce a Roma, nella frazione di Ostia, il 24 luglio del 1983 da mamma Michela e papà Alberto, calciatore professionista e allenatore delle giovanili della Roma dal 1997 al 2004 e della Primavera dal 2004 al 2019.
Cresce calcisticamente all'Ostiamare, dove gioca come attaccante. "Quell'esperienza è stata importante. Si tratta di un club dilettantistico un po' atipico, perché non è la classica squadra del paesino o della borgata. Ostia è una città di 400 mila abitanti, quindi è già una via di mezzo tra una squadretta e una società professionista, come possono essere Roma o Lazio. Al suo interno esiste anche una certa selezione. Per me furono importanti quegli anni, mi divertii tantissimo e ricordo che venni preso dalla Roma quando avevo 9 anni, nel 1992; tuttavia rifiutai quella chiamata, perché volevo restare con gli amici. Alla Roma andai quando avevo 11-12 anni. Ricordo quell'esperienza di Ostia, che è la città in cui vivo, con un affetto particolare. "Ricordo con grande emozione il primo giorno a Trigoria, ero un ragazzino. Ho in mente anche il distacco con l'Ostia Mare, i campi in erba, l'abbigliamento, gli scarpini nuovi. Tutte cose che mi facevano quasi pensare di essere entrato in una dimensione di ben'altra caratura, anche se poi il pallone era sempre lo stesso" dichiarerà Daniele De Rossi.
"Mi viene da baciarla la Roma a me, io me la bacio, io la amo" Daniele De Rossi
Approda nelle giovanili della Roma nel 2000. L'esordio ufficiale di Daniele De Rossi con la prima squadra giallorossa avviene nella stagione 2001/02 ed è datato 30 ottobre 2001: in Champions League contro i belgi dell'Anderlecht. A mandarlo in campo è il tecnico Fabio Capello, allenatore del terzo scudetto romanista, che lo fa subentrare ad una ventina di minuti dal termine al serbo Ivan Tomic.
Per l'esordio di Daniele De Rossi in campionato bisogna aspettare la stagione successiva, 2002/03: il 3 maggio 2003, a Reggio Calabria, nel corso di Reggina-Roma 2-3. Una settimana dopo gioca la sua prima gara da titolare in serie A con la Roma. L'occasione è l'incontro Roma-Torino, nello stadio della squadra che segue sin da bambino Daniele figura nell'undici titolare. E' un esordio con i fiocchi, infatti al decimo minuto del secondo tempo arriva anche la sua prima marcatura in serie A. Di seguito un estratto della cronaca dal quotidiano "La Repubblica": "I giallorossi tornano nella ripresa per chiudere i conti e, dopo uno stacco al 3' di Zebina da angolo, ci pensa il baby De Rossi ad archiviare la pratica con la sua prima marcatura in A: la sua staffilata dalla distanza lascia Sorrentino di sasso e regala alla Roma il raddoppio."
Dopo le ottime qualità mostrate nei due anni precedenti, la stagione 2003/04 si prospetta per De Rossi quella della conferma. Le prime scelte di Capello per il centrocampo romanista sono il brasiliano Emerson ed il francese Oliver Dacourt, sembrerebbe che per Daniele c'è poco spazio invece il ragazzo, ormai ventenne, si dimostra un'ottima alternativa ai due e spesso viene impiegato dal primo minuto fino a scalzare il compagno transalpino e diventare titolare nell'ultima Roma di Fabio Capello.
Le ottime prestazioni gli valgono la chiamata in Nazionale maggiore: la prima convocazione avviene in occasione delle qualificazione ai Mondiali di Germania, in previsione dell'incontro Italia-Norvegia. Anche stavolta De Rossi compie un'esordio con i fiocchi: a Palermo gioca titolare e realizza la rete che apre le marcature (2-1 per gli azzurri il finale). In estate alla Roma comincia un periodo burrascoso, la partenza di Capello sconvolge l'ambiente.
Per tutta la stagione 2004/05 la Roma paga la partenza improvvisa del tecnico friulano. Alla guida della squadra si alternano ben quattro tecnici e solamente Bruno Conti riesce a portare in porto senza danni, una nave che stava affondando. Nel caos che si viene a creare, De Rossi non viene risparmiato dalle critiche. A Roma spesso basta poco per passare dalle stelle alle stalle. "Troppo giovane", "troppo irruento", "forte solo finché c'era Emerson al fianco" sono alcune delle cattiverie gratuite che gli vengono riversate addosso. I numeri, tuttavia, parlano da soli: Daniele a soli 21 anni è diventato un titolare della Roma e peraltro comincia ad evidenziare una buona propensione al gol. Il bottino di queste due stagioni è di 65 presenze arricchite da 5 reti.
Qualificazioni mondiali, Italia-Bialorussia 4-3. Doppietta di Totti e gol di De Rossi: "Il raddoppio dell’Italia è rimandato solo di una manciata di secondi. Daniele De Rossi recupera il pallone sulla trequarti, si libera del diretto avversario e lascia partite un tiro potente e angolato che non lascia scampo a Khrapkovski. E’ il secondo gol in tre partite in nazionale per il giovane centrocampista giallorosso, ormai un perno di questa nazionale."
Sulla panchina della Roma arriva l'allenatore toscano Luciano Spalletti, che punta subito su Daniele De Rossi come perno del centrocampo giallorosso. La squadra, dopo la pessima annata trascorsa, ritorna a giocare un bel calcio. Nella seconda parte della stagione ottiene ben undici vittorie consecutive in campionato, stabilendo un recordo per la serie A.
Daniele De Rossi è ormai un punto fermo della squadra giallorossa ed in assenza di Totti e Panucci inizia a indossare la fascia da capitano. La sua prima gara da titolare con la fascia di capitano al braccio la disputa il 15 marzo 2006, è il ritorno degli ottavi di Coppa UEFA Roma-Middlesbrough 2-1.
De Rossi abbracciato da Taddei e Aquilani dopo il gol del brasiliano nel derby 2005/06
"Ho solo un unico rimpianto, quello di poter donare alla Roma una sola carriera." Daniele De Rossi
Al termine di una stagione a livelli altissimi, De Rossi si guadagna il posto di titolare nel centrocampo della Nazionale di Marcello Lippi ai Mondiali di Germania 2016. Purtroppo durante la gara del girone contro gli USA, un brutto fallo contro l'avversario McBride gli costa 4 giornate di squalifica. L'Italia arriva in fondo al torneo e Daniele De Rossi rientra proprio in finale. Subentra a Francesco Totti nel corso della partita contro la Francia ed ai calci di rigore realizza uno dei tiri decisivi per la vittoria azzurra.
Il rigore segnato da De Rossi in finale di Coppa del Mondo nel 2006
Torna in giallorosso da Campione del Mondo ma nella stagione 2006/07 non sembra affatto appagato, anzi. Si conferma ad altissimi livelli, gioca praticamente sempre e realizza dei bellissimi gol. In questa stagione vince anche il suo primo trofeo con la Roma, la Coppa Italia. Daniele De Rossi va in rete nella gara d'andata della finale contro l'Inter, realizzando il secondo dei 6 gol rifilati ai nerazzurri.
La vittoria della Coppa Italia permette alla Roma di giocare l'incontro di Supercoppa ed è proprio un calcio di rigore di Daniele De Rossi a decidere l'incontro ed a far conquistare alla Roma la Supercoppa Italiana 2007/08, la seconda del club. Al termine della stagione la squadra giallorossa ottiene un altro il successo in Coppa Italia, conquistando il trofeo per la nona volta.
Daniele De Rossi segna il rigore contro l'Inter in Supercoppa Italiana
Daniele De Rossi con il passare degli anni diventa un leader sia nella Roma che nella Nazionale azzurra. Nel 2010 va vicino alla conquista dello scudetto. Non si ferma mai, con l'Italia a fine 2012 conta 82 gare e 13 reti risultando, già il romanista con più presenze e reti nella Nazionale maggiore. Con la Roma in dodici stagioni ha realizzato 47 gol in quasi 400 partite.
Nonostante i numeri e la stima dei più grandi club europei, che ne riconoscono il valore cercandolo a più riprese, per Daniele De Rossi le critiche più aspre arrivano proprio da una parte della tifoseria giallorossa che mette in discussione il suo reale valore. Dal 2011, nei primi anni della società americana, l'arrivo in panchina di due tecnici offensivi come Luis Enrique e Zdenek Zeman di certo non lo aiuta e spesso, anche a causa di un modulo di gioco squilibrato, le sue prestazioni non sono all'altezza.
Con l'esonero di Zeman e l'arrivo di Andreazzoli per Daniele De Rossi inizia una nuova stagione. Torna ad essere titolare nel centrocampo giallorosso e la squadra ricomincia ad ottenere una serie di risultati positivi. L'anno successivo arriva il tecnico Rudi Garcia e De Rossi torna ad essere il perno della metà campo della Roma. Schierato davanti la difesa regala sicurezza al reparto e contribuisce ai due secondi posti ottenuti della Roma con il tecnico francese in panchina. Nella prima gara del campionato 2015/16 raggiunge la centesima partita iniziata con la fascia da capitano al braccio. Altro che capitan futuro.
Biografia dal web: Può essere considerato il miglior talento espresso dal calcio italiano a centrocampo da qualche anno a questa parte. Cresciuto nelle giovanili della Roma, squadra della sua città, ha debuttato in Serie A ed in seguito in Nazionale con il piglio del veterano. Mobile, dotato di una buona visione di gioco e di una mentalità combattiva e vincente, ha trascinato la nazionale Under 21 a conquistare gli Europei di categoria nel 2004 ed in seguito, nello stesso anno, ha fatto parte della squadra azzurra medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Atene.
Poche settimane dopo è stato convocato per la prima volta nella nazionale maggiore dal c.t. Lippi, il quale, sin dall'inizio del suo mandato, ha creduto ciecamente in lui come talento su cui impostare la squadra del futuro. In occasione dell'esordio, nella partita di qualificazione per la Coppa del Mondo FIFA 2006 contro la Norvegia, è andato a segno in un momento importante, pareggiando al 6' il gol segnato dai norvegesi dopo 2'. Bravo negli inserimenti in area, sa realizzare gol belli e decisivi: il suo pezzo forte è il colpo di testa.
Dopo una stagione 2004/05 di alti e bassi, nel 2005/06 ha dimostrato che la sua crescita sta proseguendo nel migliore dei modi. Ai mondiali di Germania 2006 parte titolare ma purtoppo un'ingenuità commessa nella seconda gara contro gli Stati Uniti gli costa 4 turni di squalifica. Rientra nella finale con la Francia subentrando proprio al posto di Francesco Totti. Ai calci di rigore finali, tira e segna uno dei cinque rigori decisivi. Campione del Mondo."
Sempre più leader nella Roma, De Rossi diventa un punto fermo anche della Nazionale italiana. Titolare con i commissari tecnici Roberto Donadoni, Marcello Lippi e Cesare Prandelli, campione del mondo nel 2006, indossa abitualmente con la casacca azzurra numero 16, lo stesso numero che porta con la Roma. In alcune gare ha indossato anche la maglia numero 10.
Nelle stagioni successive si afferma come uno dei maggiori talenti del calcio italiano. Nella stagione 2006/07 vince il suo primo trofeo con la Roma, la Coppa Italia. In estate, contro l'Inter a San Siro, segna il rigore che decide in favore dei giallorossi l'incontro di Supercoppa Italiana. Nel finale della stagione 2007/08 vince di nuovo la Coppa Italia con la Roma.
Nella stagione 2009/10, la prima con Claudio Ranieri in panchina, va vicino di un soffio allo scudetto con la Roma e viene premiato come Miglior Calciatore Italiano. Nella stagione 2010/11 segna il gol che apre la rimonta sul Bayer Monaco e decide la prima partita, nel finale di campionato, del breve periodo con Vincenzo Montella allenatore della Roma.
Nella stagione successiva con Luis Enrique in panchina si conferma ad altissimi livelli seppur il campionato della Roma non sia esaltante. A luglio 2012 è tra i leader della Nazionale che sfiora la vittoria dell'Europeo in Ucraina e Polonia.
Il campionato 2012/13, con Zeman in panchina, non è tra i migliori di De Rossi in giallorosso. Il tecnico boemo gli preferisce spesso il greco Tachtsidis e il vice capitano della Roma chiude con sole 25 presenze all'attivo. In questa stagione raggiunge le 300 presenze in serie A e 400 totali con la Roma.
Con l'arrivo dell'allenatore Rudi Garcia, nel campionato 2013/14, De Rossi torna ad essere un punto fermo del centrocampo della Roma e contribuisce al secondo posto e alla buona stagione romanista. Il 16 novembre 2014 gioca la gara numero 100 in Nazionale, record storico per un calciatore della Roma.
Dal campionato 2014/15 Daniele De Rossi è sempre più di frequente il capitano della Roma. Anche il tecnico Luciano Spalletti gli affida la regia del centrocampo romanista. Nel 2016/17 ottiene con la Roma il record di punti della storia del club, comunque non sufficienti per vincere lo scudetto.
Dalla stagione 2017/18, dopo l'addio al calcio di Francesco Totti, Daniele De Rossi diventa a tutti gli effetti il capitano della squadra capitolina. Il rapporto con Di Francesco è ottimo e De Rossi gioca l'ennesima stagione ad altissimi livelli. Nelle coppa europee la Roma e De Rossi non vanno oltre gli ottavi di finale sino alla stagione 2017/18 quando, dopo aver eliminato il Barcellona, ottengono la qualificazione alle semifinali di Champions League. E' la prima volta che la Roma ed il suo capitano Daniele De Rossi entrano tra le 4 squadre più forti d'Europa del torneo più prestigioso del continente.
Daniele De Rossi incita i compagni prima di una gara nella stagione 2009/10
Il campionato 2018/19 è l'ultimo per Daniele De Rossi con la maglia della Roma. La notizia viene comunicata solo il 15 maggio 2019, a due settimane dall'ultima gara di campionato al termine della quale il capitano giallorosso saluta il suo pubblico.
Di seguito il video negli spogliatoi dell'Olimpico dell'incitamento del capitano della Roma ai suoi compagni prima della sua ultima gara in giallorosso. Queste le sue domande alle quali i compagni rispondono gridando all'unisono il nome di Roma: "Per chi ho corso? ROMA! Per chi ho lottato? ROMA! Per chi son morto? ROMA! Forza ROMA! Forza ROMA! Forza ROMA ROMA ROMA!
De Rossi incita i compagni nella sua ultima gara
Daniele De Rossi al termine della sua ultima gara con la Roma
Daniele De Rossi chiude la sua carriera alla Roma con 623 gare ufficiali complessive e 64 reti, di cui 464 presenze e 43 gol in serie A. Dopo diciotto stagioni in giallorosso si trasferisce oltre oceano per provare la straordinaria esperienza di giocare con il Boca Juniors. Gioca con il club argentino da luglio a gennaio, disputando 7 gare e segnando un gol. Il 6 gennaio 2020 annuncia il ritiro dall'attività agonistica.
Che te ridi regazzi’?
So’ felice!
Perché sei felice?
C’ho la maglietta della Roma
Ma non è che è falsa?
Ma no, il numero l’ha cucito mia zia…
E se te dico che la indosserai più di seicento volte?
A me ne basterebbe una di partita.
Riguardando questa foto, che ormai conoscete tutti, mi rendo conto di quanto io sia stato fortunato, una fortuna mai data per scontata e per la quale non sarò mai abbastanza grato.
È stato un viaggio lungo, intenso, sempre accompagnato dall’amore per questa squadra.
Questa gratitudine non voglio lasciarla sospesa per aria, perché, mentre scrivo la parola grazie, non mi passano per la testa dei concetti astratti, ma dei ricordi e delle sensazioni, delle facce e delle voci.
Permettetemi di ringraziare tutta la Roma che ho conosciuto:
la famiglia Sensi, il presidente Pallotta.
Tutte le donne e gli uomini che hanno lavorato e lavorano a Trigoria.
Gli allenatori che mi hanno guidato, ognuno mi ha insegnato qualcosa di importante, nessuno escluso.
Gli staff medici che si sono presi cura di me; Damiano, senza il quale le mie presenze con questa maglia sarebbero state sicuramente meno.
I miei compagni, la parte più intima del mio lavoro: sono la mia famiglia. La quotidianità dello spogliatoio di Trigoria sarà quella che mi mancherà di più.
Bruno, che ha visto in me qualcosa di speciale e mi ha portato in questo fantastico settore giovanile. È lì che, una mattina di agosto, ho incontrato Simone e Mancio, che mi sono rimasti accanto finora e resteranno per tutta la vita.
Grazie a Davide, anche lui accanto a me per tutta la vita.
Grazie a Francesco. La fascia che ho indossato l’ho ricevuta dalle mani di un fratello, di un grande capitano e del calciatore più straordinario al quale io abbia mai visto indossare questa maglia. Non capita a tutti di giocare 16 anni accanto al proprio idolo. Riconsegno questa fascia, con rispetto, ad Alessandro. Un altro fratello che sono sicuro ne sia altrettanto degno.
Grazie a papà e mamma per avermi cresciuto trasmettendomi due valori che sono ogni giorno con me: non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te stesso e dai una mano a chi è in difficoltà.
Grazie a Ostia, alla sua gente e al suo mare, che mi hanno svezzato da bambino, accompagnato da adolescente e riaccolto da adulto.
Grazie anche a chi mi ha sopportato e supportato tra le mura di casa: senza Gaia, Olivia e Noah e soprattutto Sarah sarei la metà dell’uomo che sono oggi.
Grazie ai tifosi della Roma, i miei tifosi. Mi permetto oggi di dire miei, perché l’amore che mi avete dato mi ha permesso di continuare ad essere in campo parte di voi. Siete stati la ragione per cui tante volte ho scelto di nuovo questa città. Domani sarà la seicentosedicesima volta in cui io considererò questa scelta, la scelta giusta.
Il 26 maggio di qualche anno fa abbiamo vissuto una giornata dopo la quale pensavamo di non poter tornare a sorridere. Lo pensai anche io, finché non vidi il tatuaggio di un tifoso con scritto “27 maggio 2013, eppure il vento soffia ancora”. Non so a chi appartenesse questo tatuaggio, ma so che il vento ricomincerà a soffiare anche da questo 27 maggio.
Mai come in questi giorni ho sentito il vostro affetto: mi ha travolto e mi ha riempito il cuore. Mai come in questi giorni vi ho visto così uniti per qualcosa. Ora, il regalo più grande che mi potete fare è mettere da parte la rabbia e tutti uniti ricominciare a soffiare per spingere l’unica cosa che ci sta a cuore, la cosa che viene prima di tutto e tutti, la Roma.
Nessun mai vi amerà più di me.
Arrivederci.
Daniele De Rossi
Quarti di finale di Champions League, De Rossi segna su rigore il 2-0 in Roma-Barcellona
Genova, De Rossi decide con un suo gol Sampdoria-Roma 0-1
Mister presente
Nel marzo 2021 De Rossi entra a far parte dello staff tecnico della Nazionale Italiana, come uno degli assistenti del CT Roberto Mancini e partecipa alla spedizione vittoriosa al Campionato d'Europa 2020.
Nell'ottobre 2022 diventa allenatore della SPAL, in serie B, iniziando così ufficialmente la nuova carriera da allenatore. A Ferrara però resta in carica solamente quattro mesi. Nel settembre 2023 acquisisce la licenza UEFA Pro.
A gennaio 2024 la società giallorossa lo sceglie come sostituito di José Mourinho sulla panchina della Roma. De Rossi esordisce in panchina il 20 gennaio 2024, nell'incontro Roma-Verona 2-1.
Nei primi undici incontri di campionato ottiene 26 punti, una striscia positiva fatta da 8 vittorie e 2 pareggi, interrotta solo dalla capolista Inter e coronata con il derby vinto il 6 aprile per 1-0 (rete di Gianluca Mancini). In Europa League la Roma di De Rossi supera gli inglesi del Brigthon, allenato di mister De Zerby, vincendo la gara d'andata all'Olimpico per ben 4-0.
6 aprile 2024, De Rossi esulta al termine del primo derby vinto da allenatore della Roma
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Ultima modifica di questa pagina: 25/05/2024