Lo "Schindler di Catania"
Geza Kartesz, tecnico ungherese nato a Budapest il 21 novembre 1894, subentra ad Alfred Schaffer nel dicembre 1942. La sua prima gara ufficiale è la nona giornata del campionato 1942/43.
L'allenatore magiaro ha tra le mani la Roma campione d'Italia e vorrebbe imporre il suo credo, il "Sistema", una tattica innovativa che prendeva piede in quegli anni. Purtroppo i risultati gli danno torto, i calciatori romanisti sono troppo abituati al "metodo" e la squadra giallorossa a fine campionato arriva solamente undicesima.
Il presidente Bazzini non conferma Kertesz sulla panchina romanista e lo sostituisce con Guido Masetti, che nel campionato appena concluso aveva appeso i guantoni al chiodo.
Dopo vent'anni sulle panchine di tante squadre italiane (Spezia, Salernitana, Catania, Atalanta e Lazio tra le altre), Geza Kertesz chiude la sua carriera da allenatore in patria, con l'Ujpest, nel 1944.
Stagione | Partite | Vinte | Pareggiate | Perse |
1942/43 | 21 | 9 | 0 | 12 |
In quel periodo, Kertesz scelse di costituire con l'ex compagno di squadra Toth un'organizzazione resistenziale che salvò la vita a decine di ebrei e partigiani ungheresi. A causa di queste attività nel dicembre 1944 fu arrestato ed il 6 febbraio 1945, qualche giorno prima della liberazione della capitale, fu ucciso fucilato nell'atrio del Palazzo Reale di Buda, sempre assieme al compagno Toth.
Per queste sue gesta eroiche e da partigiano, Geza Kertesz viene ricordato come lo "Schindler di Catania".
Geza Kartesz, allenatore della Roma nel campionato 1942/43.
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Ultima modifica di questa pagina: 11/03/2022