Franco Sensi, il presidente del terzo scudetto

Biografia Franco Sensi

Franco Sensi con la sciarpa della Roma

Francesco Sensi detto Franco nasce a Roma il 29 luglio 1926, poco meno di un anno prima della nascita della Roma. Già suo padre Silvio fu una figura importante per la Roma, sia in ambito sportivo che dirigenziale: giocava mezzala, nel 1917 segnò una tripletta alla Lazio. Da fondatore e capitano della Pro Roma onorò le garanzie al momento della fusione con la Fortitudo. Come ingegnere e costruttore, qualche anno dopo, contribuì alla costruzione del leggendario Campo Testaccio .

Franco Sensi, dopo essersi laureato in scienze matematiche ed aver avviato l'attività d'imprenditore, a soli 28 anni entrò a far parte dei consiglieri della Roma e nel 1961 ne divenne dirigente.

Nel maggio 1993 "salva la Roma dal fallimento" acquistando insieme a Pietro Mezzaroma il pacchetto azionario del club, subentrando a Giuseppe Ciarrapico. Nel novembre dello stesso anno rileva le quote del socio diventando così proprietario unico e diciottesimo presidente dell'A.S.Roma. Sotto la sua gestione la Roma vince uno scudetto, due Coppa Italia (2006/7, 2007/8) e due Supercoppa Italiana (2001, 2007).

Resta al vertice della società giallorossa per quindici anni diventando il presidente in carica più a lungo. Nel 2006 nomina la figlia Rosella Amministratore delegato della Roma, mantenendo la carica di Presidente fino al giorno della sua morte. Si spegne al termine di una lunga malattia il 17 agosto 2008, all'età di 82 anni. Il comune di Roma ha concesso l'uso dell'aula Giulio Cesare al Campidoglio come camera ardente, la stessa onoreficenza che ebbero solo Luigi Petroselli e Alberto Sordi. E' sepolto presso il cimitero del Verano.

Gli allenatori della Roma nell'era Sensi

Durante la presidenza Sensi hanno seduto sulla panchina della Roma dieci allenatori: il primo è Carlo Mazzone, il quale resta tre anni in una Roma intrisa di romanità. Nel 1996 Sensi ingaggia il Campione del Mondo (con la squadra argentina del Velez) Carlos Bianchiche per` si rileva un flop e non arriva a fine stagione. Nelle ultime gare di quell'anno vanno in panchina Liedholm e Sella.

Per il biennio successivo il presidente Sensi si affida al tecnico boemo ex Lazio Zdenek Zeman. Insieme i due combatteranno una battaglia legale e morale contro il doping e le accuse di Zeman porteranno in seguito a processo calciatori, medici e dirigenti della Juventus. La Roma intanto paga sul campo con varie sviste arbitrali.

Franco Sensi e Zdenek Zeman Franco Sensi e Fabio Capello

Nel 1999 Sensi alza ancora l'asticella puntando sul tecnico ex Milan e Real Madrid Fabio Capello, già calciatore della Roma. Finalmente dopo sette anni di presidenza arrivano i primi successi. Gli sforzi economici nel mercato, l'ingaggio di grandi campioni come Vincenzo Montella, Gabriel Batistuta, Walter Samuel ed Emerson portano la Roma nel 2001 a vincere il campionato e la Supercoppa Italiana.

Il dopo Capello vede alternarsi sulla panchina romanista quattro allenatori: Prandelli, Voeller, Delneri e Bruno Conti. L'anno successivo Sensi ingaggia Luciano Spalletti che rimane nella Capitale fino al 2009 quando gli subentra il romano Claudio Ranieri.

Il presidente del terzo scudetto

Nelle foto il presidente Franco Sensi con la sciarpa della Roma; al Circo Massimo nel 2001 per il terzo scudetto romanista; alla presentazione della Roma campione d'Italia a inizio stagione 2001/02; nella conferenze stampa successiva all'ingaggio di Cristian Chivu, difensore rumeno acquistato nell'estate del 2003.

Roma Campione d'Italia 2001

La festa al Circo Massimo nel 2001 per il terzo scudetto romanista

Il rapporto con la tifoseria

Amato dalla maggior parte dei romanisti, che gli riconoscevano il grande merito di essere l'ultimo presidente tifoso, Franco Sensi fu spesso criticato dallo zoccolo duro della tifoseria giallorossa. In particolare ricevette una lunga contestazione alla fine degli anni 90, nel corso delle tre stagioni precedenti lo scudetto. Gli si imputava da un lato la colpa di non essere vicino ai ragazzi della Curva, al contrario di quanto fece Dino Viola anni prima, dall'altro lo scarso impegno economico.

Sensi cercò più volte il colpo di fortuna acquistando attaccanti semi sconosciuti (Alenitchev, Bartelt, Fabio Junior, etc.) ma questi sul campo non ripagarono mai le aspettative. Per vincere fu costretto ad andare sul sicuro, sborsando una valanga di miliardi per ingaggiare giocatori dal rendimento certo come Montella e Batituta.

Francesco Totti e Franco Sensi Chivu e il presidente Franco Sensi

Grazie allo scudetto il rapporto in parte si ristabilì, la malattia e l'età allontanarono definitivamente le critiche dei tifosi romanisti che non mancarono poi in seguito anche sulla figlia Rosella, dal 2008 vertice della società capitolina.


I tifosi della Roma ricordano il presidente Franco Sensi allo stadio San Siro, in occasione della finale di Supercoppa contro l'Inter.

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Ultima modifica di questa pagina: 06/11/2022