A Frà, che te serve
Franco Evangelisti nasce ad Alatri il 10 febbraio 1923 e della cittadina del frusinate diventerà Sindaco e presidente della squadra calcistica. Così come, dopo l'addio del Conte Marini-Dettina, diventa il Presidente di una Roma in condizioni economiche non particolarmente floride.
Evangelisti resta al timone della squadra capitolina per tre stagioni (1965/66, 1966/67 e 1967/68) e viene ricordato come il Presidente che, in un'azione di risanamento finanziario del club, trasformò la Roma in una Società per Azioni.
Franco Evangelisti muore nel 1993, a 71 anni, nella clinica romana Quisisana.
Giornalista e politico di spicco della Democrazia Cristiana, Evangelisti ricopre la carica di Parlamentare dalla IV alla X Legislatura. E' stato per quarant'anni un fedelissimo, quasi il braccio destro, di Giulio Andreotti, con il quale oltre gli affari politici condivideva la passione per i colori della Roma.
Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri e Ministro della marina mercantile, diede le dimissioni e chiude la sua carriera politica il 4 marzo 1980, a seguito di un'intervista rilascia al giornalista Paolo Guzzanti di Repubblica nella quale ammettava candidamente di aver ricevuto finanziamenti dall'imprenditore Caltagirone. Nella stessa occasione raccontò di come l'imprenditore gli rispondeva al telefono dicendogli "A Fra', che te serve", frase divenuta e rimasta celebre, usata anche per riferirsi a quel sistema corrotto della prima Repubblica che sfociò anni dopo in Tangentopoli.
Il presidente Evangelisti con Biancone, Pasquali e Pugliese.
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Ultima modifica di questa pagina: 28/09/2020