Il calciomercato estivo è da sempre uno dei momenti più appassionanti per i tifosi di ogni squadra. Spesso, al termine del campionato, quando il più delle volte tutti gli obiettivi sono ormai sfumati, si comincia a sognare l'arrivo di questo o quel campione utile a risollevare le sorti della squadra...
Si immaginano formazioni rafforzate in ogni reparto, ci si augura l'acquisto dei migliori calciatori e si sogna il colpo del mercato. Altrettanto spesso, però purtroppo, le cose non vanno come i tifosi vorrebbero... I presidenti più che preoccuparsi di soddisfare le richieste della piazza pensano al proprio portafoglio, sfruttando a volte l'alibi di dover mantenere sane le finanze della società... Così nella storia cessioni eccellenti e acquisti di poco valore hanno deluso e tradito le aspettative delle tifoseria. Quello che avviene per tutte le tifoserie del mondo, ovviamente a Roma è sempre più sentito...
Al calciomercato estivo, inoltre, si affianca da anni anche il mercato di riparazione. Fino al campionato 1994/95 la sessione era autunnale e tipicamente coincideva con il mese di ottobre. Dal 1995, con l'eccezione della stagione 2000/01, il mercato di riparazione è stato spostato a dopo la sosta natalizia, dal 5 gennaio al 2 febbraio. Nell'anno del terzo scudetto della Roma il mercato è rimasto aperto ininterrottamente da luglio a fine gennaio. Attualmente, fino al 31 marzo è possibile ingaggiare calciatori svincolati.
Di seguito il racconto delle campagne acquisti e cessioni effettuate della Roma nella sua storia calcistica. A fondo pagina la lista dei record di mercato, i colpi più azzeccati e i flop.
Florent Ghisolfi, francese classe 1985 proveniente dal Nizza, è dal primo luglio 2024 il Responsabile dell'area tecnica giallorossa. Il dirigente transalpino è chiamato ad allestire al tecnico De Rossi una rosa in grado di tornare in Champions League, ripartendo dalle poche certezze del gruppo giallorosso. Lasciano la Capitale per scadenza del prestito o svincolati Lukaku, Azmoun, Llorente, Kristensen, Renato Sanches, Spinazzola e Rui Patricio.
Il mercato romanista in entrata si apre con la conferma del terzino Angelino, poi viene ingaggiato dal Levante il giovane terzino Sangarè. A fine giugno viene intavolata una trattativa con il Rennes ed il suo dirigente Fredric Massara, ex DS della Roma, per portare nella Capitale il centrocampista Enzo La Fée. L'affare si chiude alla fine della prima settimana di luglio, la mezzala transalpina viene acquistata per 23 milioni più bonus, un investimento importante per la Roma che dimostra di credere molto nel centrocampista "box to box" classe 2000. Per sostituire Lukaku arriva la punta Artem Dovbyk, ultimi "pichichi" della Liga con la maglia del Girona. Sempre in attacco arriva dalla Juventus il giovane esterno Matias Soulè. Per rinforzare il centrocampo viene ingaggiato Manu Koné, per le corsie arrivano Dahl e Saelemaekers mentre in difesa vengono ingaggiati gli svincolati Hermoso ed Hummels.
Angelino (Difensore, 5 milioni, Lipsia)
Sangarè (Difensore, 1,5 milioni, Levante)
Le Fée (Centrocampista, 23 milioni, Rennes)
Ryan (Portiere, svincolato, AZ Alkmaar)
Dahl (Difensore, 4 milioni, Djurgarden)
Soulé (Attaccante, 30 milioni, Juventus),
Dovbyk (Attaccante, 36 milioni, Girona),
Saelemaekers (Centrocampista, prestito, Milan),
Manu Koné (Centrocampista, 25 milioni, Borussia M.)
Hermoso (Difensore, svincolato, Atletico Madrid),
Hummels (Difensore, svincolato, Dortmund)
Kristensen (Difensore, Fine prestito, Leeds)
Llorente (Difensore, Fine prestito, Leeds)
Lukaku (Attaccante, Fine prestito, Chelsea)
Belotti (Attaccante, 4 milioni, Como)
Aouar (Centrocampista, 15 milioni, Al-Ittihad)
Pagano (Centrocampista, prestito, Catanzaro)
Cherubini (Attaccante, prestito, Carrarese)
Darboe (Centrocampista, prestito, Frosinone)
Kumbulla (Difensore, presito, Espanyol)
Karsdorp (Difensore, rescissione)
Abraham (Attaccante, prestito, Milan)
Bove (Centrocampista, prestito, Fiorentina)
Smalling (Difensore, Al-Fahya FC)
Joao Costa (Attaccante, 9 milioni, Al-Ettifaq FC)
Il colpo del mercato giallorosso è l'attaccante belga Romelu Lukaku. Il centravanti ex Inter arriva in prestito dal Chelsea e compone sulla carta con Dybala un attacco straordinario.
La Roma non viene rimaneggiata a dovere sulle fasce, dove il mister Mourinho può contare solo sull'innesto di Kristensen, in prestito dal Leeds.
In generale, Tiago Pinto nelle due sessioni di mercato stagionali non ha budget a disposizione. Tuttavia porta nella capitale Evan Ndicka e Houssem Aouar da svincolati ed il fresco campione del mondo ed ex giallorosso Leandro Paredes, per soli 2,5 milioni. Arrivano poi in prestito Renato Sanches e Sardar Azmoun.
La cessione più remunerativa per la Roma è quella del difensore Ibanez, che si accasa al Al-Alhi portando nelle casse giallorosse 30 milioni. Lasciano la Capitale Matic, che dopo una prima stagione da leader spiazza tutti andandosene al Rennes, Carles Perez, Kluivert, Missori e Volpato, Villar, Tahirovic e Reynolds. Vanno via in prestito Solbakken, Vina, Darboe e Shomurodov.
Nella sessione invernale, dal 2 gennaio al primo febbraio 2024, arrivano in giallorosso in prestito il terzino Angelino (dal Lipsia) ed il giovane difensore centrale Huijsen (dalla Juventus). La Roma inoltre non si lascia sfuggire l'ingaggio del promettente talento Tommaso Baldanzi, che arriva dall'Empoli per 10 milioni. Marash Kumbulla va in prestito al Sassuolo, che a fine stagione retrocederà, mentre "il gallo" Belotti va in prestito alla Fiorentina.
Visti i risultati della Roma a fine stagione, in particolar modo in Europa dove i giallorossi si confermano centrando la quarta semifinale consecutiva, il bilancio si può considerare positivo. Restano nella rosa varie lacune che non permettono prima a Mourinho e poi al suo sostituto De Rossi di andare oltre il sesto posto in campionato.
Dopo l'ingaggio di Mourinho l'anno precedente, la presidenza Friedkin ripete il colpo portando in giallorosso l'attaccante argentino Paulo Dybala. Per il suo arrivo nella Capitale viene allestita una fantastica presentazione al Colosseo quadrato e tra la joya e la gente romanista è subito amore.
Tiago Pinto porta poi alla corte del tecnico Mourinho il portiere Svilar, il terzino Celik e i centrocampisti Matic, Camara e Wijnaldum. Per rinforzare il reparto offensivo arriva Anrea Belotti ma "il gallo", nonostante lo spirito di sacrificio, chiuderà la stagione con solo 4 reti all'attivo, tutte nelle Coppe.
Lasciano il club giallorosso tanti calciatori (Fuzato, Santon, Florenzi, Veretout, Diawara, Perez e Felix) ma le cessione più pesante è quella dell'armeno Mkhitaryan all'Inter. Lasciano Trigoria parecchi giovani, Reynolds, Bouah, Milanese, Pezzella, Riccardi, Providence e tra loro viene ceduto per un milione al Basilea anche Calafiori, destinato ad esplodere qualche stagione più tardi nel Bologna. Il giovane terzino aveva esordito con Mourinho ma evidentemente senza impressionare al punto da confermarlo.
Dan Friedkin fa letteralmente impazzire il popolo giallorosso quando il 4 maggio 2021, all'indomani dell'eliminazione della Roma in semifinale di Europa League ed a campionato non ancora terminato, annuncio l'ingaggio per le successive stagioni del tecnico portoghese José Mourinho.
Il ds della Roma Tiago Pinto allestisce la prima rosa del connazionale portando in giallorosso solamente quattro giocatori di spessore: il portiere lusitano Rui Patricio, il terzino Matias Vina e gli attaccanti Shomurodov e Tammy Abraham. Tornano dal prestito per ripartire Florenzi, Under e Kluivert. Nzonzi lascia il club a settembre per accasarsi all'Al-Rayyan. Vengono ceduti Pau Lopez, Dzeko e Pedro, che si trasferisce dall'altra sponda del Tevere.
Nella finestra invernale del mercato, dal 3 al 31 gennaio 2022, la Roma piazza un colpo molto utile per il proseguio della stagione che si concluderà con la vittoria della Conference League: dal Porto arriva a rinforzare il centrocampo un altro connazionale di Mourinho, Sergio Oliveira. Arriva anche il terzino inglese Ainsley Maitland-Niles, che vede il campo in 12 occasioni, per lo più in campionato dove la Roma chiude al sesto posto.
In estate la Roma passa nella mani della nuova dirigenza, Dan Friedkin diventa il presidente del club, suo figlio Ryan il vice presidente. Dal primo gennaio 2021 Tiago Pinto è il nuovo direttore tecnico dei giallorossi.
Il calciomercato è ovviamente condizionato dal passaggio di consegne, l'AD giallorosso Fienga coadiuvato dal team manager Morgan De Sanctis gestiscono la campagna acquisti che porta nella capitale: il giovane difensore Marash Kumbulla oltre all'ingaggio definitivo di Gianluca Mancini, i centrocampisti Veretout e Mkhitaryan e gli attaccanti Pedro e Borja Mayoral. Dopo un lungo tira e molla viene riscattato dal Manchester United il difensore centrale Chris Smalling. Come alternativa tra i pali arriva lo svincolato Simone Farelli.
Lasciano la Roma in questa stagione, oltre a vari comprimari, Zappacosta, Kolarov, Florenzi, Cetin, Gonalons, Defrel, Schick, Under, Perotti e Kluivert.
A gennaio nella sessione di mercato invernale viene ingaggiato il giovane difensore statunitense Bryan Reynolds e viene riportato in giallorosso l'esterno offensivo Stephan El Shaarawy.
In questa stagione il direttore sportivo della Roma è Gianluca Petrachi, arrivato nella Capitale con la speranza di vedere arrivare con lui Antonio Conto e rimasto nel club neanche un anno prima della sospensione da parte del club.
Nella sua unica annata nella Capitale porta in giallorosso: Pau Lopez, Spinazzola, Mancini, Zappacosta, Smalling, Diawara, Cristante, Veretout, Mhkitaryan, Gerson, Gonalons e Kalinic.
Le cessioni più remunerative per le casse romaniste sono quelle di Manolas al Napoli (36 milioni), Pellegrini alla Juventus (22 milioni), El Shaarawy allo Shanghai Shenhue (16 milioni) e Gerson al Flamengo (11 milioni). Vanno via in prestito Olsen, Karsdorp, Gonalons, Nzonzi, Defrel e Schick.
A gennaio arrivano a rinforzare la rosa Roger Ibanez, Gonzalo Villar e Carles Perez. Alessandro Florenzi lascia i colori giallorossi e si accasa in prestito al Valencia.
Il primo vero mercato del ds Monchi, arrivato a Roma con trionfalismi eccessivi, si rivela nel corso della stagione fallimentare. Vanno via il portiere Alisson, al Liverpool per 70 milioni di euro ed i centrocampisti Nainggolan e Strootman. Al loro posto arrivano il numero uno della nazionale svedese Olsen ed il portiere del Bologna Mirante mentre per la mediani gli acquisti sono Cristante, Nzonzi, il giovane Coric e Javier Pastore.
A coadiuvare lo spagnolo ed a prenderne il posto dopo le dimissioni arrivate a marzo 2018, dopo un anno e mezzo in giallorosso, il segretario generale, poi direttore sportivo Fredric Massara. Il 5 giugno anche lui scioglierà il suo contratto con la Roma, che per la stagione successiva, in cerca anche di un nuovo allenatore, punta su Gianluca Petrachi, in uscita dal Torino.
Il mercato del ds andaluso verrà scontato dalla Roma negli anni a seguire...
L'accoglienza dei tifosi romanisti a Javier Pastore a Fiumicino
Per la prima sessione di calciomercato lavora come direttore sportivo della Roma lo spagnolo Ramon Rodriguez Verdejo, detto Monchi. D'accordo con la società punta su Eusebio Di Francesco come nuovo allenatore della Roma, ed assieme al tecnico, campione d'Italia in giallorosso nel 2001, arrivano dal Sassuolo anche il centrocampista Lorenzo Pellegrini (riscattato dalla Roma per 10 milioni) e l'attaccante Gregoire Defrel (acquistato per 23 milioni).
Il calciomercato della Roma tuttavia si apre a giugno con delle cessioni eccellenti: Mohamed Salah va al Liverpool (per 42 milioni, la cessione più alta del club giallorosso) e Antonio Rudiger al Chelsea (35 milioni più bonus fino a 4). Altre operazioni in uscita, Mario Rui ceduto al Napoli per 10 milioni, Szczesny, che al termine del prestito in giallorosso, viene acquistato dalla Juventus, Gyomber (in prestito), Iturbe e Vainquer.
A rinfoltire le fila giallorosse arrivano il difensore del Messico Hector Moreno (dal PSV per 6 milioni), il terzino destro olandese Karsdorp (dal Feyenoord per 14 milioni più 5 di bonus), il terzino sinistro ex-Lazio Kolarov (dal Manchester City per 5 milioni), l'esperto centrocampista ex Lione Maxime Gonalons (5 milioni) e la giovane ala turca Cengiz Under (dal Basaksehir per 13,5 milioni). Dopo una lunga corte all'esterno algerino del Leicester Mahrez, la Roma cambia obiettivo: il colpo del mercato giallorosso è Patrick Schick, attaccante della Sampdoria e della nazionale ceca acquistato per 42 milioni di euro, la compravendita più cara della storia del club giallorosso.
Official: Ante Coric has signed for #ASRoma
— AS Roma English (@ASRomaEN) May 28, 2018
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L'originale presentazione della Roma su X per l'ingaggio del centrocampista Ante Coric
Il mercato è condizionato dal preliminare di Champions League ed il ds Sabatini e costretto ad aspettare metà agosto per affondare eventuali colpi. Sembra vicino il centrocampista Borja Valero ma l'eliminazione ai danni del Porto fa sfumare la trattativa.
La Roma del tecnico Spalletti si rafforza sul mercato soprattutto in difesa. Per il ruolo di portiere titolare, si accorda con l'Arsenal per rinnovare il prestito di Szczesny. Nelle Coppe invece gioca il nuovo arrivato Alisson, portiere della nazionale brasiliana. Oltre alle conferme di Rudiger e Nura, arrivano a rinfoltire il reparto arretrato Fazio, Juan Jesus, Vermaelen, Mario Rui e Bruno Peres. A centrocampo il giovane Gerson è l'unico innesto mentre davanti la Roma non fa nessun colpo, soltanto Stephan El Sharaawy viene acquistato a titolo definitivo dal Milan per 13 milioni.
Lasciano la Roma Pjanic (Juventus), Torosidis (Bologna), Ljajic e Iago Falque (Torino), Zukanovic (Atalanta) e Sanabria (Betis Siviglia), mentre vanno via in prestito Castan, Gyomber, Capradossi, Vainquer, Doumbia, Ricci, Sadiq e Ponce. A fine stagione la rosa si rivelerà corta, Spalletti è stato costretto a spremere i propri uomini. La Roma raggiunge il secondo posto in campionato.
Il mercato si apre con il riscatto dal Cagliari di Ibarbo e Nainggolan. La dirigenza della Roma è decisa ad annullare il gap con la Juventus: per risolvere il problema dei gol vengono ingaggiati Iago Falque dal Genoa, Mohamed Salah dal Chelsea e, al termine di una corte lunga e spietata, il bomber bosniaco Edin Dzeko dal Manchester City.
Tra i pali, ad affiancare De Sanctis e sostituire Skorupsky (via in prestito all'Empoli), arriva il portiere dell'Arsenal Wojcech Szczesny. Il reparto difensivo, tolti Maicon, Castan e Manolas, viene ricostruito: Astori non viene confermato, Mapou Yanga Mbiwa si accasa al Lione ed Holebas va al Watford, l'inglese Cole rescinde e Balzaretti scegliere di chiudere la carriera da calciatore per intraprendere quella dirigenziale (seguirà i giovani romanisti in prestito).
Per rimpiazzare i partenti vengono ingaggiati due giovani centrali: Antonio Rudiger (dallo Stoccarda) e Norbert Gyomber (dal Catania). Al termine di una disputa di mercato con il Barcellona viene acquistato dalla Fluminense il giovane centrocampista brasiliano Gerson, che arriverà in Italia a gennaio. Nel ruolo di terzino sinistro invece si punta sul giovane Lucas Digne, pupillo di Garcia dai tempi del Lille, preso in prestito con diritto di riscatto dal PSG. Per rimpiazzare Strootman, ancora fermo per infortunio, viene ingaggiato il francese William Vainqueur dalla Dinamo Mosca. Lasciano la Roma, per ora in prestito, Ljajic, Ibarbo, Paredes, Carbonero, Crescenzi e Verde e vengono ceduti i rientranti Antei, Bertolacci, Borriello, Caprari e Tallo. Il portiere Gianluca Curci si svincola e inizia una nuova avventura in Germania con il Meinz.
Campagna acquisti sulla carta eccezionale, il ds Walter Sabatini allestisce al tecnico Rudi Garcia una rosa di grande spessore. Il mercato prende il via con l'ingaggio di tre calciatori svincolati ma d'esperienza (Keita, Emanuelson e Ashley Cole) e del giovane centrocampisa turco Salih Ucan. Il colpo del mercato arriva a metà luglio e porta il nome di Juan Manuel Iturbe, promessa argentina acquistato del Verona per 23 milioni di euro. A completare la rosa il centrale Davide Astori dal Cagliari (strappato alla Lazio in una giornata dopo che i biancocelesti lo corteggiavano da tempo), i greci Kostas Manolas, centrale, e Jose Holebas, terzino, entrambe titolari nella Nazionale ellenica.
Completano la rosa i giovani Paredes e Sanabria, arrivati al termine della precedente stagione e il rientrante Marco Borriello. Vanno via dalla Capitale Benatia, Bastos, Toloi, Tallo, Jedvaj, F.Ricci, Dodò e dopo dieci anni in giallorosso anche il brasiliano Rodrigo Taddei. Nella sessione di calciomercato invernale arrivano alla Roma: il difensore Spolli (argentino, del Catania) e gli attaccanti Victor Ibarbo (colombiano, dal Cagliari) e Seydou Doumbia (ivoriano, dal CSKA Mosca) mentre Mattia Destro si trasferisce in prestito al Milan. Per via dei risultati negativi della Roma ad inizio anno il mercato di riparazione effettuato dal ds Walter Sabatini viene criticato aspramente. Tuttavia la Roma chiude seconda e le due reti di Doumbia, bersaglio numero uno della piazza, si rivelano decisive.
Terza stagione per la dirigenza americana. Prima dell'estate, Franco Baldini si dimette per trasferirsi alla squadra londinese del Totthenam. Le redini del mercato giallorosso sono quindi affidate interamente a Walter Sabatini.
Dopo aver puntato per due anni sui giovani c'è un inversione di tendenza: la difesa viene ricostruita con il portiere Morgan De Sanctis (partono Stekelenburg e Goicoerchea), l'esperto centrale ex Udinese Mehdi Benatia e il terzino destro Maicon, in arrivo dal Manchester City dopo una stagione in ombra. A centrocampo il colpo è Kevin Strootman, talento olandese già capitano della Nazionale. Per l'attacco arrivano l'ivoriano Gervinho, ex Arsenal richiesto dal tecnico Garcia e Adam Ljalic, acquistato per 15 dalla Fiorentina. Inoltre rientra dal prestito e resta in giallorosso fino a gennaio Marco Borriello.
Sul fronte cessioni è impossibile per il club giallorosso resistere alle offerta di 35 e 30 milioni del PSG e del Totthenam per i giovani Marquinhos e Lamela. In mezzo al cammpo si registra la partenza del greco Tachtsidis mentre in attacco, oltre al "Coco" va via anche Pablo Daniel Osvaldo.
A gennaio la Roma rinfoltisce il centrocampo dopo la cessione di Bradley al Toronto con il forte calciatore belga Radja Nainggolan, rimpiazza la partenza direzione Genoa di Burdisso con il brasiliano Toloi e ingaggia per le corsie esterne l'esperto Micheal Bastos.
La seconda stagione della dirigenza americana parte con l'ingaggio del nuovo allenatore della Roma. La scelta ricade su un ex, Zdenek Zeman. Alla corte dell'allenatore boemo vengono portati: Mattia Destro (16 milioni a Siena e Genoa), giovane centravanti in odore di Nazionale, colpo del mercato estivo romanista, i terzini Ivan Piris e Federico Balzaretti, i centrali di difesa brasiliani Leandro Castan e Marquinhos, i centrocampisti Bradley, Florenzi (già capitano della Primavera, riportato a Roma dal Crotone) e Tachtsidis oltre ai portieri Goicoechea, ingaggiato l'ultimo giorno di mercato, e Svedkauskas, per la Primavera. Infine arrivano i giovani brasiliani Dodò (in fase di recupero da un brutto infortunio) e Lucca, anche lui aggregato alla squadra dei giovani guidata da Alberto De Rossi.
Con il dichiarato intento di tagliare il monte ingaggi vengono ceduti moltissimi giocatori, alcuni già di fatto fuori dalla Roma, altri meno adeguati al gioco di Zeman: David Pizarro, dopo la vittoria della Premier League con il Manchester City si trasferisce alla Fiorentina, Marco Borriello al Genoa, Fabio Borini al Liverpool e la "stellina" catalana Bojan Krkic al Milan. Si accasano altrove anche Rosi, Heinze, Juan, Jose' Angel, Cassetti, Simplicio, Greco e Okaka.
Durante il mercato di riparazione di gennaio viene acquistato il terzino destro greco Vasilis Torosidis.
Dopo 18 anni di presidenza Sensi la Roma passa nelle mani di una cordata americana capeggiata da Thomas Richard Di Benedetto. Gli statunitensi provano a fare le cose in grande affidandosi ai dirigenti Franco Baldini e Walter Sabatini.
A Trigoria arriva un'intera squadra nuova, ben undici giocatori: il portiere dell'Olanda Stekelemburg, i terzini Josè Angel e Nego, i difensori centrali Simon Kjaer e Gabriel Heinze, i centrocampisti Pjanic, Gago ed il giovane talento argentino Erik Lamela. Per l'attacco, oltre a riscattare Marco Borriello, vengono ingaggiati Bojan Krkic, Osvaldo e Simone Borini. Tornano poi alla Roma Curci, Rosi, Antunes, Cicinho, Barusso e Okaka.
Una rosa molto ampia per il nuovo allenatore Luis Enrique pur considerando le partenze di Doni, Mexes, Riise, Castellini, Loria, Menez e Vucinic. Julio Sergio, Brighi, Guberti e Virga lasciano la Capitale in prestito.
Nel mercato di riparazione di gennaio la Roma acquista il centrocampista brasiliano 25enne Marquinho e i giovani attaccanti Nico Lopez e Ferrante. Cede Pizarro al Manchester City e da in prestito Borriello, Okaka, Caprari, Barusso e Antunes.
Campagna acquisti poco esaltante, valorizzata dall'arrivo negli ultimi giorni di mercato utili dell'attaccante Marco Borriello. Oltre a lui in giallorosso i difensori Guillermo Burdisso, fratello di Nicolas, Castellini, il centrocampista Simplicio svincolatosi dal Palermo e l'attaccante brasiliano Adriano, lontano parente del campione ammirato con Inter e Parma. Adriano tuttavia viene accolto dai tifosi della Roma allo stadio Flaminio in pompa magna. Giocherà pochissimo e a Gennaio andrà via per fare ritorno in patria accasandosi, in prestito, al Corinthians.
In estate ritornano dai prestiti diversi giocatori tra cui Cicinho (che ripartirà in prestito a gennaio al Villareal), Okaka e Leandro Greco tra i pochi a vedere il campo durante la stagione. Partono Artur, Andreolli, Motta, Tonetto, Cerci, Faty, Guberti, Pit, Esposito e dopo la buona esperienza di sei mesi in prestito dal Bayer Monaco, il forte attaccante Luca Toni.
A gennaio non si registra nessun arrivo ma soltanto la partenza di Julio Baptista e diverse cessioni in prestito tra cui quelle di Antunes, Cicinho e Okaka.
La Roma in estate fa poche operazioni rilevanti. A fronte della cessioni di Alberto Aquilani non acquista nessun giocatore e il calciomercato in entrata si compie tra prestiti (Burdisso e Lobont), riscatti (Motta) e rientri (Faty, Alvarez, Andreolli, Greco, Rosi...).
Nonostante la difficile situazione finanziaria della Roma, a gennaio la squadra è in corsa per il titolo ed il presidente Rossella Sensi riesce ad ingaggiare l'attaccante Luca Toni, che contribuisce a suon di gol al testa a testa contro l'Inter.
La Roma prova a rinforzarsi e in estate ingaggia il portiere Artur, il difensore Loria, il laterale norvegese John Arne Riise, il giovane talento francese Jeremy Menez e dal Real Madrid l'attaccante brasiliano Julio Baptista. Inoltre rientrano dai prestiti Montella e Okaka. Partono Giuly, Mancini, Ferrari e diversi altri giocatori in prestito tra cui Rosi, Alvarez, Barusso e Andreolli. Il portiere Curci viene ceduto in comproprietà al Siena.
Agosto 2008. I tifosi della Roma accolgono Cicinho al suo arrivo a Roma.
Il presidente della Roma Rosella Sensi, affiancata dal direttore sportivo Pradè, cambiano molto l'organico della Roma per allestire a Spalletti una squadra da primi posti. Arrivano Juan, Cicinho, Brighi, Giuly, Pit, Andreolli, Antunes, Barusso ed Esposito. Si trasferiscono altrove Chivu, Martinez, Defendi, Nonda e Wilhelmsson mentre vanno via in prestito Galloppa, Faty, Cerci, Virga, Tavano, Montella e Rosi.
La Roma, dopo il blocco della stagione precednte può tornare ad operare sul mercato. La campagna acquisti si apre con gli arrivi, a parametro zero, di Max Tonetto e Marco Cassetti due esterni di centrocampo. Il colpo del mercato giallorosso però è David Pizarro, centrocampista cileno dalle ottime doti di interdizione. Arriva inoltre dal Lecce il promettente attaccante montenegrino Mirko Vucinic, 23 anni. Rientra dal prestito all'Ascoli il giovane Comotto e viene ingaggiato il ventenne centrocampista Ricardo Faty. Cesare Bovo, alle buste, finisce a Palermo. Olivier Dacourt, a fine contratto, si accasa all'Inter. Damiano Tommasi, dopo 10 anni in giallorosso, va al Levante. Un po' a sorpresa viene ceduto anche Leandro Cufrè al Monaco e il centravanti argentino Mido si accasa al Tottenham. Nell'ultimo giorno utile del mercato estivo vengono ceduti il difensore Kuffuour e l'attaccante Nonda e ingaggiato il difensore esterno Martinez.
Prima stagione dell'allenatore Spalletti. Alla Roma viene bloccato il mercato in entrata come pena per l'affare Mexes. Fortuna che in precedenza i giallorossi erano riusciti ad ingaggiare, a parametro zero, Rodrigo Taddei (centrocampista), Samuel Kuffuour (difensore), Shabani Nonda (attaccante), il portiere brasiliano Doni e il portiere greco Eleftheropoulos, l'esterno di centrocampo Alvarez ed il centrale di centrocampo Kharja. Ritorna in giallorosso anche l'ex primavera Cesare Bovo. Sfoltiscono la rosa diversi giocatori: Ferrari va in prestito all'Everton, D'Agostino al Messina e Scurto al Chievo Verona. A Dellas non viene rinnovato il contratto. La cessione più eclatante avviene a campionato iniziato: dopo lunghe trattative per il rinnovo contrattuale, Antonio Cassano viene ceduto al Real Madrid. Damiano Tommasi, al quale in un primo momento non era stato rinnovato il contratto, viene reinserito in rosa. Il suo stipendio sarà in questa stagione il minimo sindacale.
La cessione più sentita è quella di Walter Adrian Samuel. Il fortissimo difensore argentino va al Real per fare cassa poichè la Roma è coperta di debiti.
Per la stessa ragione Emerson e Zebina (lui a parametro zero) vanno alla Juventus. Partono anche Lima e Carew (era in prestito).
I nuovi acquisti sono: i promettenti Nazionali Ferrari e Perrotta (stagione molto deludente per entrambi), il difensore francese Mexes e la punta egiziana Mido. Al Parma per Ferrari, diamo la comproprietà di Bovo, che per questa stagione va a giocare in Emilia.
A gennaio vanno via anche Delvecchio, Candela, Sartor, D'Agostino ed il deludente attaccante egiziano Mido: la Roma con queste cessioni si scarica di parecchi pesanti ingaggi. Sempre durante il mercato di riparazione arriva il difensore portoghese Abel Xavier con un contratto a gettone ma giocherà pochissimo. Il giovane Di Martino, senza contratto, si trasferisce in Inghilterra.
Arriva il forte difensore rumeno Chivu (dopo lunghe trattative con Legrottaglie e Lucio), il brasiliano Amantino Mancini (già da gennaio a Venezia ma della Roma) con la speranza che possa sostituire Cafu e l'attaccante norvegese John Carew.
Rientrano a Trigoria anche il portiere Cristiano Lupatelli ed il centrocampista Gaetano D'Agostino. In più in prima squadra c'è in pianta stabile Daniele De Rossi.
Lasciano la capitale i campioni d'Italia Antonioli, Cafu e Guigou oltre a Fuser, Cufrè e Bombardini.
L'allenatore giallorosso Fabio Capello vorrebbe a tutti i costi il centrocampista olandese della Juventus Edgar Davids. Se ne parla per tutta l'estate ma alla fine il presidente Franco Sensi non riesce ad accontentarlo. Il tecnico friuliano quindi smorza ogni aspettativa stagionale e giudica la sua Roma da quarto posto. Fin troppo positivo, infatti a fine stagione arriverà ottava.
Invece del tanto agognato centrocampista olandese, a rinforzare la mediana giallorossa arriva Josep Guardiola. Il talento spagnolo ormai è sul viale del tramonto, giocherà molto poco e ripartirà a gennaio destinazione Brescia.
Altri volti nuovi della stagione 2002/03 romanista sono i difensori Luigi Sartor e Traianos Dellas e l'attaccante Davide Bombardini.
Lasciano la Capitale, oltre al portiere Cejas e Siviglia, i campioni d'Italia 2001 Marcos Assuncao, Antonio Carlo Zago e Abel Balbo.
Nella sessione invernale, a gennaio, partono Ivan Tomic e Gabriel Batistuta (all'Inter) mentre arrivano a rinforzare la squadra la punta del Chievo Massimo Marazzina ed Olivier Dacourt, ottimo mediano francese proveniente dal Leeds.
A fine stagione Nascimento dos Santos Aldair appende gli scarpini al chiodo. Il brasiliano chiude dopo aver indossato per ben 13 stagioni la casacca della Roma.
La Roma Campione d'Italia aggiunge alla rosa un giovane campione, Antonio Cassano. Paga al Bari 60 miliardi per il diciannovenne attaccante. Partono il giapponese Nakata (Parma), il portiere Lupatelli e Cristano Zanetti che, dopo l'ottima stagione, torna all'Inter. Arrivano anche il promettente portiere Ivan Pelizzoli (dall'Atalanta), Cejas (portiere argentino), Cufrè (difensore argentino), i difensori Siviglia e Lassissi (che alla presentazione subisce un infortunio che lo tiene fermo tutta la stagione) ed il discusso centrocampista ex lazio Diego Fuser (durante la stagione regalerà 6 punti alla Roma).
A novembre arriva anche l'esterno Panucci, pupillo del tecnico Capello. Gli ambiti Buffon e Cannavaro non sono arrivati ma la squadra è forte ed i tifosi sognano il bis in campionato o una bella prestazione in Champions League. In campionato arriviamo secondi in un ultima stranissima giornata che consegna lo scudetto alla Juve togliendolo in extremis all'Inter. In Champions usciamo al secondo turno.
Il presidente Sensi capisce che per vincere bisogna fare le cose in grande. La certezza in attacco risponde al nome di Gabriel Omar Batistuta: l'argentino non è più giovanissimo tuttavia garantisce un numero impressionante di gol. Con 70 miliardi versati nelle casse della Fiorentina la Roma si aggiudica il fuoriclasse che sarà subito protagonista. Altri due grandi acquisti sono il difensore argentino Samuel e il regista brasiliano Emerson.
Con gli arrivi anche di Cristiano Zanetti, Zebina, Gouigou e il ritorno del centravanti Abel Balbo la Roma si lancia alla conquista del suo terzo scudetto. Fanno le valigie in questa stagione: Fabio Junior, Poggi, Gurenko, Blasi, Alenitchev e Bartelt. I tifosi della Roma li rinpiangeranno poco o niente...
Rivoluzione in casa Roma dopo il passaggio di panchina tra Zeman e Capello. Con largo anticipo la Roma acquista il fortissimo attaccante Vincenzo Montella, destinato a giocare molte stagioni in attacco anche se il suo rapporto con il tecnico friulano sarà sempre pessimo. Da Bologna arrivano il portiere Antonioli ed i difensori Mangone e Rinaldi, inoltre in giallorosso i centrocmapisti Gurenko, Marcos Assuncao e Cristiano Zanetti, in comproprietà con l'Inter.
Vanno via il portiere Konsel, Gautieri, Di Biagio, Wome, Frau, Dal Moro, Paulo Sergio.
Stagione 1998/1999, ROMA quinta
VOTO 5. PRESIDENTE: FRANCO SENSI
Seconda stagione con Zeman in panchina. Arrivano in giallorosso Dimitri Alenichev, centrocampista russo, il difensore camerunense Wome, il centrocampista slavo Ivan Tomic, e al termine di un estate trascorsa ad aspettare un attaccante (e a leggere le dichiarazioni di Zeman contro il doping) lo sconosciuto argentino Gustavo Bartelt. Debutteranno i giovani Quadrini e De Vezze.
A gennaio arriva un altro (scarso) attaccante: il brasiliano Fabio Junior. Lasciano la Roma Abel Balbo, Scapolo, Servidei, Helguera, Vagner e Dal Moro. Tutti, tranne il grande attaccante argentino, acquisti sbagliati.
Stagione 1997/1998, ROMA sesta
VOTO 6. PRESIDENTE: FRANCO SENSI
Arriva alla guida della squadra Zdenek Zeman, boemo ex lazio. Il presidente Sensi spende, ma spesso male. Acquista più di dieci giocatori tra cui solo pochi affermati. Cafù, Di Francesco, Helguera, Gautieri, i portieri Konsel e Chimenti, Paulo Sergio, Scapolo, Servidei, Cesar Gomez, Vagner e Dal Moro. Fanno le valigie lo svedese Thern, Carboni, Trotta, Moriero, Statuto, Cappioli, Lanna, Sterchele e Annoni.
A gennaio, a rinfoltire i ranghi, arriva il difensore brasiliano Antonio Carlos Zago.
E' la stagione di Carlos Bianchi alla guida: lo sfacelo della Roma. E' la prima stagione, dopo 13 anni, senza Giuseppe Giannini. Vanno via anche Cervone e Scarchilli.
L'argentino mette da parte Totti (a dicembre si prospetta addirittura una cessione del talento) e schiera il suo pupillo Trotta.
Arrivano in giallorosso la punta svedese Dahlin, il giovane ed promettenti centrocampisti Damiano Tommasi e Antonino Bernardini.
A febbraio sbarcano nella capitale due esterni di difesa: il russo Omari Tetradze, terzino destro, ed il francese Vincent Candela, dal Guingamp, terzino sinistro. Il secondo resterà per molte stagione, conquistando lo scudetto nel 2001 e diventando un beniamino della tifoseria giallorossa.
Stagione 1995/1996, ROMA sesta
VOTO 4. PRESIDENTE: FRANCO SENSI
Terzo anno con Carlo Mazzone in panchina.
Unico acquisto degno di nota il centrocampista Luigi di Biagio. Oltre a lui vengono acquistati la punta Marco Branca (scambiato a novembre con Delvecchio dell'Inter) ed il giovane difensore romano Gianluca Cherubini.
Una delle migliori campagne-acquisti di Franco Sensi che decise di mettere mano al portafoglio per riscattare la deludente stagione precedente: arrivarono subito Tarzan Annoni in difesa, Moriero e Thern a centrocampo oltre ai rientri dal prestito dei giovani Petruzzi e Statuto. Il botto fu poi l'acquisto di Daniel Fonseca dal Napoli, soffiato alla concorrenza di Juve e Inter. In uscita Comi, Garzya, Festa, Haessler, Mihajlovic e Caniggia. In campionato la Roma chiuse al quinto posto tornando a vincere il derby dopo oltre quattro anni.
Estate 1994. La copertina della rivista La Roma dedicata al neo arrivo Jonas Thern
Stagione 1993/1994
VOTO 6,5. PRESIDENTE: FRANCO SENSI
Prima campagna-acquisti dell' era Sensi (fino a novembre affiancato da Mezzaroma) che portò a Trigoria il bomber Abel Balbo, lo stopper Marco Lanna e il portiere Lorieri. Gli scarsi risultati spinsero a intervenire nel mercato autunnale con gli acquisti dal Cagliari di Festa e Cappioli, pupilli del neo-tecnico Carlo Mazzone. Partirono Carnevale, Salsano e Muzzi.
Stagione 1992-93
VOTO 5. PRESIDENTE: GIUSEPPE CIARRAPICO
Ciarrapico affida la panchina a Vujadin Boskov ed acquista Claudio Caniggia dall' Atalanta, che però tra infortuni e squalifica-doping lascia come bel ricordo solo il goal del 2-0 contro il Milan in Coppa Italia. Oltre all'argentino arrivano Benedetti in difesa e Mihajlovic a centrocampo mentre Rudi Voeller lascia la maglia giallorossa e viene ceduto al Marsiglia.
A novembre lascia la Roma anche l'ultimo Campione d'Italia dell'83 ancora in rosa, Sebino Nela, che si trasferisce a Napoli.
VOTO 6,5. PRESIDENTE: GIUSEPPE CIARRAPICO
Prima stagione di Ciarrapico che si presenta con l'acquisto di "Tommasino" Haessler, campione del mondo con la Germania e già vicino alla Roma due anni prima.
Oltre al tedesco arrivarono Garzya in difesa e Bonacina in mediana a sostituire rispettivamente i partenti Berthold e Desideri. Lasciano la Capitale anche Peruzzi (ancora sotto squalifica-doping) e Gerolin.
VOTO 8,5. PRESIDENTE: DINO VIOLA
Ultima campagna-acquisti del Presidente Viola che ufficializzo' in panchina Ottavio Bianchi al posto di Gigi Radice. Il tecnico portò con sé da Napoli l'attaccante nazionale Andrea Carnevale, insieme a lui arrivarono dalla Sampdoria il terzino Carboni e il fantasista Fausto Salsano.
Unica partenza di rilievo quella di Franco Tancredi che lascia i pali giallorossi dopo oltre dieci anni, rimpiazzato da Govanni Cervone e dal giovane Peruzzi.
Il colpo dell'estate 90 del mercato giallorosso è "Pluto" Aldair, centrale brasiliano prelevato dal Benfica per circa 6 miliardi di lire. Aldair arriva tra lo scetticismo a causa degli ultimi brasiliani sbarcari a Trigoria, Andrade e Renato, ma ben presto dimostra il suo valore diventando una colonna della difesa giallorossa. Titolare per 13 anni, spesso capitano e Campione d'Italia nel 2001. 436 partite ufficiali con la Roma.
Decisivo per lo sbarco di Aldair in Italia fu Sven Goran Eriksson, suo allenatore in Portogallo. Nel 1990, dopo la finale di Coppa dei Campioni persa contro il Milan, convinse personalmente il presidente Viola a puntare su Aldair.
Stagione 1982/1983, ROMA CAMPIONE D'ITALIA
VOTO 8. PRESIDENTE: DINO VIOLA
Il secondo scudetto della Roma. Dino Viola puntella una squadra amalgamata e pronta a vincere, in estate arrivano i difensori Aldo Maldera dal Milan, Pietro Vierchowod (in prestito) dalla Fiorentina e Michele Nappi dal Perugia e i centrocampisti Herbert Prohaska dall'Inter e Claudio Validi dalla Ternana. In particolar modo Maldera, Vierchowod e Prohaska saranno protagonisti della conquista al secondo scudetto della storia romanista disputantdo quasi tutte le gare. A inizio stagione vengono ceduti Bonetti, Marangon, Cerrone, Spinosi, Di Chiara, Maggiora e Ugolotti. Nella sessione invernale invece partono Turone e Scarnecchia.
Stagione 1981/1982, ROMA terza
VOTO 7. PRESIDENTE: DINO VIOLA
Stagione 1980/1981, ROMA seconda
VOTO 8. PRESIDENTE: DINO VIOLA
Paulo Roberto Falcao, protagonista del secondo scudetto, fu acquistato dal presidente Viola nel 1980 dall'International di Porto Alegre per un milione e mezzo di dollari.
10 agosto 1980, a Fiumicino atterra Paulo Roberto Falcao
Patrick SCHICK (attaccante), 42 milioni di euro
dalla Samdoria nella stagione 2017/18
Gabriel Omar BATISTUTA (attaccante), 65 miliardi di lire
dalla Fiorentina nella stagione 2000/01
Antonio CASSANO (attaccante), 57 miliardi di lire
dalla Bari nella stagione 2001/02
Vincenzo MONTELLA (attaccante), 50 miliardi di lire
dalla Sampdoria nella stagione 1999/00
Juan Manuel ITURBE (attaccante), 23 milioni di euro
dal Verona nella stagione 2014/15
Hidetoshi NAKATA (attaccante), 42 miliardi di lire
dal Perugia nella stagione 1999/00
EMERSON (centrocampista), 22 milioni di dollari
dal Leverkusen nella stagione 2000/01
Mohamed SALAH (attaccante), 20,5 milioni di euro
dal Chelsea nella stagione 2015/16
Radja NAINGGOLAN (centrocampista), 18 milioni di euro
dal Cagliari nella stagione 2013/14
Mohamed SALAH (attaccante) - 42 milioni di euro + 8 di bonus
al Liverpool nella stagione 2017/18
Antonio RUDIGER (difensore) - 35 milioni di euro + 4 di bonus
al Chelsea nella stagione 2017/18
Erik LAMELA (attaccante) - 30 milioni di euro + 5 di bonus
al Tottenham nella stagione 2013/14
MARQUINHOS (difensore) - 31,4 milioni di euro
al Paris Saint Germain nella stagione 2013/14
Mehdi BENATIA (difensore) - 26 milioni di euro + 4 di bonus
al Bayern Monaco nella stagione 2014/15
EMERSON (centrocampista) - 28 milioni di euro
alla Juventus nella stagione 2004/05
Alessio ROMAGNOLI (difensore) - 25 milioni di euro + bonus *
al Milan nella stagione 2015/16
Walter SAMUEL (difensore) - 23 milioni di euro
al Real Madrid nella stagione 2004/05
* il 30% della parte eccedente i 25 milioni su un'eventuale vendita futura.
Karl-Heinz SCHNELLINGER (terzino), 250 milioni di lire
dal Colonia nel 1963/64
Fabio CAPELLO (centrocampista), 150 milioni di lire
dalla SPAL nel 1967/68
John CHARLES (attaccante), 100 milioni di lire
dal Leeds nel 1962/63
Sinisa MIHAJLOVIC (centrocampista), 6 miliardi di lire
alla Sampdoria nel 1994/95
Herbert PROHASKA (centrocampista), 300 milioni di lire
all'Austria Vienna nel 1983/84
Thomas HAESSLER (centrocampista), 3,7 miliardi di lire
al Karlsruhe nel 1994/95
Pochi calciatori nella storia hanno militato sia nella Roma che nella Lazio. Il passaggio di tali giocatori spesso è stato criticato, a volte anche molto aspramente. Di seguito i calciatori che hanno giocato con Roma e Lazio.
Alexander KOLAROV
Sebastiano SIVIGLIA
Diego FUSER
Sinisa MIHAJLOVIC
Fabrizio DI MAURO (centrocampista)
Cresciuto nelle giovanili della Roma esordisce in A con i giallorossi. Dopo una anno alla Fiorentina passa alla Lazio e nel derby d'andata 1993/94 pareggia, a pochi minuti dal termine, il gol del vantaggio romanista segnato da Piacentini. Resta in biancoceleste solo quella stagione.
Lionello MANFREDONIA (centrocampista)
10 anni alla Lazio, due alla Juve poi 2 alla Roma. Il suo acquisto spaccò la Curva Sud, da una costola del CUCS nacque il GAM (Gruppo anti Manfredonia) che contestò duramente il presidente Viola. Manfredonia d'altronde era stata una bandiera dei biancocelesti e aveva militato anche con la Juventus.
Astutillo MALGIOGLIO (portiere)
Dopo due stagioni alle spalle di Tancredi alla Roma e una sola gara giocata, Malgioglio di trasferisce alla Lazio appena retrocessa, richiesto dal tecnico Simoni. I tifosi laziali non gli perdonano il passato romanista e lo criticano duramente tirando in ballo anche i ragazzi disabili da lui seguiti con un'associazione. Il portiere nella gara contro il Vicenza del marzo 1986, dopo gli ennesimi cori e lo striscione Tornatene dai tuoi mostri, si toglie la maglia e ci sputa sopra. In seguito rescinde il contratto con la Lazio.
Arne SELMOSSON (centrocampista)
Alessandro FERRI (difensore)
passa clamorosamente alla Roma dopo una carriera alla Lazio. Gioca 29 gare in giallorosso dal 1948 al 1950 prima di chiudere con la Reggina.
Attilio FERRARIS IV (centrocampista)
il capitano romanista passa a sorpresa alla Lazio dopo il Mondiale vinto nel 1934. Pagato 150.000 lire, gioca una sola stagione in biancoceleste poi viene ceduto al Bari e nel 1938 torna alla Roma.
Fulvio BERNARDINI (centrocampista)
l'idolo della Roma di Testaccio arriva in giallorosso dall'Inter dopo esser cresciuto calcisticamente nella Lazio. 286 presenze e 45 gol alla Roma per "Fuffo" Bernardini.
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La presentazione di Paulo Dybala al Colosseo quadrato
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Ultima modifica di questa pagina: 23/09/2024