I bidoni dell'A.S.Roma

In questa pagina i cosidetti "bidoni", quei giocatori o di scarso valore o che comunque, pur dotati tecnicamente, a Roma hanno fallito o non hanno trovato spazio. Alcuni di loro sono arrivati con le più rosee aspettative, altri Dio solo sa perchè sono arrivati ad indossare la casacca giallorossa.

GiocatoreFotoNote
ANDRADEAndrade, giocatore della Roma 1988/89 Aquistato dal presidente Viola nella stagione 1988/89, lentissimo, fu soprannominato 'Er moviola'. A Dresda, in Coppa UEFA, Liedholm lo face entrare e lo sostituì pochi minuti dopo a seguito di una caduta rovinosa sul terreno di gioco. In giallorosso 9 gare di campionato, 3 di Coppa Italia e 5 di coppa UEFA.
FABIO JUNIORFabio Junior, giocatore della Roma 1998/99 Arrivato a Roma nel gennaio della stagione 98/99 con l'appellativo di uragano blu: non si capì mai il perchè, nè dell'appellativo nè tantomeno del suo acquisto. Pensare che i giornali parlavano di cifre folli, 30 miliardi, spese dal presidente Sensi per portarlo nella Capitale.
MARTIN DAHLINMartin Dahlin alla Roma nel 1996/97 L'unico svedese di colore che il calcio abbia mai conosciuto. Dahlin arriva alla Roma nella stagione 96/97, quella con Carlos Bianchi in panchina. Rimane solamente fino a dicembre, gioca tre gare e poi torna al Borussia Monchengladbach. Non lo rimpiangerà nessuno ed il suo passaggio in giallorosso verrà presto dimenticato.
RENATO PORTALUPIRenato Atterra a Trigoria in elicottero nel 1988/89. Di lui si ricordano positivamente, calcisticamente parlando, solamente le gare in UEFA contro il Norimberga, per il resto non brillò affatto. Prima di vederlo andar via a fine stagione, la Curva lo salutò così 'A Renato, ridacce Cochi'.
ROBERTO TROTTARoberto Trotta Difensore centrale pupillo di Carlos Bianchi, proveniente come il tecnico dal Velez Sarsfield. Sei gare in giallorosso bastarono a capire il suo calibro, nel corso dell'unica stagione alla Roma (1996/97) fu ceduto River Plate.
GUSTAVO BARTELTGustavo Bartelt Dotato tecnicamente riuscì a regalare ai tifosi giallorossi un solo pomeriggio entusiasmante: stagione 1998/99, Roma-Fiorentina 2-1. Oltre questa gara l'argentino acquistato in estate dal presidente Sensi non farà mai la differenza. E pensare che doveva essere il grande attaccante in quel periodo tanto aspettato...
MIDOMido, attaccante della Roma 2004/05 L'unico egiziano in ottant'anni di Roma. Arriva nella stagione 2004/05, una delle pià difficili che la tifoseria ricordi. Parte come titolare ma a gennaio è già nella lista delle partenze. Si accasa al Tottenham, poi torna nella Capitale ma anche stavolta non trova spazio e viene definitivamente ceduto.
MATTEO PIVOTTOMatteo Pivotto Prelevato dal Carpi, arriva ad infoltire la difesa giallorossa nel gennaio 1996, quando in panchina c'era Carlo Mazzone. Resta anche la stagione successiva e colleziona in tutto 20 presenze.
CHRISTIAN SERVIDEIServidei, Roma Acquistato dal Lecce, fa parte della prima Roma di Zeman, nel 1997/98. Gioca disastrosamente, al fianco di Cesar Gomez, il primo dei quattro derby persi in quella stagione. Lo ricordiamo appena.
CESAR GOMEZCesar Gomez, Roma Più di due miliardi d'ingaggio a stagione grazie ai quali lo spagnolo apre un autosalone. Le sue parole sulla carriera giallorossa:'Avevo sognato di essere preso da una grande squadra, però quello che non avevo osato immaginare è l'aspetto economico del contratto'. Scende in campo in rarissime occasione, meglio.
ABEL XAVIERAbel Xavier, Roma Difensore portoghese, arriva a gennaio nella disastrosa stagione romanista 2004/05. Ingaggio a gettone, gioca solamente tre partite. Verrà ricordato perlopiù per il look biondo platino. C'è da dire però che a fine campionato festeggiò felice sotto la Sud.
PAOLO POGGIPaolo Poggi, Roma Arriva dall'Udinese nella Roma allenata da Fabio Capello, è l'inverno del 1999. Gioca 11 gare, non segna mai nè si mette mai in mostra. L'anno successivo viene ceduto al Bari.
IVAN TOMICIvan Tomic Tre stagioni in giallorosso e quindici partite disputate. Arriva a rinfoltire la seconda Roma allenata da Zeman, nel 2000/01 gioca in prestito all'Alaves, poi torna con Fabio Capello ma non viene praticamente mai utilizzato.
ADRIANOAdriano Arriva alla Roma nello scetticismo generale, la piazza lo considera un giocatore finito ma il talento brasiliano prova comunque a fare del suo meglio. Non ci riesce e nel giro di pochi mesi, complice un infortunio, rescinde il contratto e ritorna in Brasile.


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Ultima modifica di questa pagina: 28/01/2016