Edgardo Bazzini nasce a Golese, in provincia di Parma, il 23 febbraio 1867. Figlio di Luigi Bazzini e Cesira Cocconcelli, fu, durante il Ventennio fascista un importante funzionario dell'Agip. Parlamentare nella XXX legislatura del Regno d'Italia, nel dopo guerra fu un imprenditore nel campo delle ricerche petrolifiche.
Prese le redini della società romana nel 1940, rilevandola dal presidente Betti. All'inizio della sua presidenza intorno a lui c'era un certo scetticismo derivato dalla scarse competenze come dirigente sportivo.
Edgardo Bazzini si affidò allo storico direttore Vincenzo Biancone ed al tecnico ungherese Alfred Shaffer il quale gli disse: "datemi una mezzala e un centromediano ed io vincerò il campionato". Bazzini accontentò l'allenatore ungherese ingaggiando i calciatori Mornese, Cappellini, Benedetti e Andreoli, oltre al portiere di riserva Fosco Risorti, spendendo per la campagna acquisti della stagione 1941/42 ben 384.800 lire. Prese l'abitudine di far partire la Roma per le trasferte in treno la notte, in maniera tale che i calciatore potessero riposare nel viaggio.
Il tecnico Schaffer fu di parola e contro ogni aspettativa riuscì a condurre la Roma alla conquista del primo scudetto della sua storia. Un'avventura straordinaria se si considera che il campionato 1941/42 fu il primo vinto da una squadra non del nord Italia. La Roma ruppe un'egemonia che durava da sempre e si elevò da compagine di secondo piano a squadra campione d'Italia.
Mantenne il timone della società giallorossa per soli due anni, dirigendo dalla sede di Via del Tritone 125 il club romano.
Nel settembre 1941, all'inizio della stagione del primo scudetto, chiese a Monzeglio un occhio di riguardo per i cinque calciatori della Roma impegnati alle armi. Lasciò un anno dopo lo scudetto, al suo posto arrivò un politico a tutto tondo, Pietro Baldassarre. Negli anni cinquanta fu presidente della società Ozo Italia, che sponsorizzò per qualche anno il Mantova.
Edgardo Bazzini muore nella sua Parma nel 1969, alla veneranda età di 102 anni. A memoria delle sua gesta gli è stata intitolata una strada nei pressi del centro sportivo Fulvio Bernardini.
Il presidente Bazzini brinda dopo il derby vinto nella stagione 1941/42.
Per contattare gli autori del sito o aggiungere il tuo contributo in questa pagina puoi usare il modulo di contatto qui sotto. Grazie.
Ultima modifica di questa pagina: 16/05/2022