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Zotti
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Storari |
Ferrari |
Zoro |
(1' St Panucci) |
Aronica |
Mexes |
Rezaei |
Cufrè |
Parisi |
Dellas |
Zanchi |
Aquilani |
(45' pt Sullo) |
(1' st Mancini) |
Giampà |
Dacourt |
(19' St Cristante) |
De Rossi |
Coppola |
Totti |
Donati |
Montella |
Iliev |
Cassano |
Zampagna |
A disp.
Pelizzoli
Scurto
D'agostino
Cerci
Corvia
All. Del Neri |
(27' st Amoruso)
A disp.
Eleftheropoulos
Cucciari
Yanagosawa
Di Napoli
All. Mutti |
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Delneri: "Sono soddisfatto soprattutto per lo spirito che continua ad avere la Roma.
Una squadra che lotta fino alla fine per ottenere il risultato.
Nonostante i primi venti minuti in cui non riuscivamo ad entrare in partita, la squadra si è compattata e nel secondo tempo ha giocato in modo esaltante , divertendosi e divertendo.
Mi sento di fare i complimenti pubblicamente ai nostri tifosi.
lLa spinta che ci hanno dato, un tifo fantastico e alla fine hanno festeggiato insieme alla squadra.
Noi dobbiamo continuare su questa strada. Ogni partita per noi dovrà essere come una finale, è questo l'atteggiamento che dovremo avere fino alla fine del Campionato".
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MARCATORI : 12' Pt Zampagna (M), 32' Pt Parisi (M),
12' St Totti (R), 15' St Cassano (R), 38' St Mancini (R)
ARBITRO : Pieri Di Lucca
NOTE : Ammoniti Dellas, Zoro, Parisi, Aronica,
Dacourt, De Rossi, Totti, Iliev, Mancini.
Recupero 3' Pt, 3' St . |
1. |
Juventus |
50 |
2. |
Milan |
42 |
3. |
Inter |
36 |
4. |
Udinese |
34 |
5. |
Roma |
33 |
6. |
Sampdoria |
32 |
7. |
Palermo |
30 |
8. |
Reggina |
30 |
9. |
Cagliari |
29 |
10. |
Lecce |
28 |
11. |
Bologna |
27 |
12. |
Messina |
27 |
13. |
Livorno |
26 |
14. |
Chievo |
25 |
15. |
Lazio |
23 |
16. |
Fiorentina |
23 |
17. |
Parma |
22 |
18. |
Siena |
19 |
19. |
Brescia |
19 |
20. |
Atalanta |
11 |
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Giornata 22 del 02/02/2005 |
Bologna - Parma |
Fiorentina - Palermo |
Inter - Atalanta |
Juventus - Sampdoria |
Lazio - Brescia |
Lecce - Roma |
Livorno - Reggina |
Messina - Milan |
Siena - Cagliari |
Udinese - Chievo |
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Girandola di gol all'Olimpico: il primo tempo si chiude con il Messina in vantaggio di due gol grazie alle reti di Zampagna (12') e Parisi (32'). Nella ripresa entra Mancini e la Roma si trasforma, ribaltando anche il risultato. Realizzano Totti all'11', Cassano al 15' e Mancini al 37'. La Roma si impone dunque 3-2. Per il Messina si tratta del quinto k.o. consecutivo in trasferta, nonchè dell'undicesima gara esterna di fila in cui subisce almeno una rete; per la Roma è il nono turno consecutivo condito dal gol, nonché l'ingresso ufficiale in zona-Champions (è quarta a 33 punti), almeno in attesa di Palermo-Inter di stasera.
Per il trio Totti - Montella - Cassano 35esimo gol!!!
Nel secondo tempo succede quello che nessuno poteva immaginare: Delneri sostituisce Aquilani e Ferrari con Mancini e Panucci e la partita cambia volto. Il brasiliano spinge continuamente sulla fascia e Totti e Cassano sfornano palloni d'oro per Montella. Al 55' brivido per l'estremo difensore dei siciliani Storari che vede passare sulla sua testa uno splendido traversone di Cassano che né Montella né Totti riescono a raggiungere. Dopo appena un minuto su azione di contropiede la Roma accorcia le distanze: Cassano crossa verso il centro, Montella fa da sponda appoggiandosi a Parisi, e Totti arriva in corsa scaricando un destro imprendibile. Dopo appena quattro minuti, al 60', lo scambio Totti-Cassano porta al pareggio, il capitano passa al barese che infila Storari con un sinistro al volo. Siciliani increduli, pregustavano la vittoria e si ritrovano a pareggiare una partita che purtroppo per loro non è ancora finita, difatti prima un potente tiro di De Rossi da fuori area al 68' trova preparato Storari, poi un tiro centrale di Montella al 80' finisce a lato. All'82' la Roma si porta in vantaggio con Mancini abile ad inserirsi in un corridoio con una serie di finte micidiali concludendo con un preciso sinistro che s'insacca alle spalle di un incolpevole Storari. Finisce con la Roma catapultata al 4° posto in classifica aspettando il posticipo Palermo-Inter mentre il Messina viene raggiunto dal Bologna al 12° posto in classifica.
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Dopo il 3-2 i giocatori della Roma vanno ad esultare sotto la Curva Sud
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LO STRANO CASO DEL DICIOTTENNE RAFFAELE DE MARTINO
DANIELE Pradè entra nel merito del caso di Raffaele De Martino, 18 anni, che ha aperto il dibattito sul rapporto tra giovani del vivaio e club professionistici. «È arrivato a Roma a 14 anni, lo abbiamo aiutato a studiare, a migliorarsi, a crescere. Ora si trova a casa sua, frastornato. Non so quale sarà l'epilogo di questa vicenda, il suo procuratore ci ha avvertito che la sua famiglia ha ricevuto contatti dall'Inghilterra. Nel caso di Aquilani, ad esempio, nella decisione finale ebbero un ruolo importante la famiglia del ragazzo e la riconoscenza che lo legava a noi».
Pradè precisa i programmi guida della Roma. «La nostra società ha uno scopo educativo e opera seguendo linee programmatiche improntate a un equilibrio economico da rispettare. Da cinque anni il nostro orientamento è quello di non sottoporre ai nostri giocatori contratti onerosi, ma proposte su basi contenute. Senza dimenticare che un contratto deve essere firmato per meritocrazia». Regolamenti, forse obsoleti, che andrebbero rivisitati. «Il sistema attualmente in vigore non ci consente di immettere giocatori sul mercato dei club di serie inferiori, che non possono permettersi di rilevare situazioni contrattuali insostenibili».
Un discorso che si inquadra nel contesto più ampio delle normative che regolano i rapporti tra giovani calciatori e società calcistiche. «A essere più esposti alle attenzioni del mercato britannico, sono soprattutto il calcio italiano e francese. Attualmente siamo indifesi di fronte a questa situazione. Tra tutte le società italiane c'è un "gentlemen agreement" sul problema dei vivai. Dal 2001, la Uefa ha istituito l'indennizzo per l'attività di formazione, da corrispondere alle società di provenienza del giocatore». Un caso, quello di De Martino, che potrebbe preludere a una possibile diaspora di talenti.
A cominciare da Cerci, Okaka, Freddi e Simonetta. «Siamo perfettamente al corrente dei rischi che si corrono a perdere qualche giovane interessante, ma non abbiamo alternative. Adesso sarebbe impossibile contrattualizzare tutti i ragazzi del 1986 e '87». L'opera enorme di reclutamento e formazione rischia così di venire vanificato. Sul caso, da registrare anche il parere di Del Neri. «Non mi è mai capitato di gestire una situazione simile. De Martino è un giovane mal consigliato. Non ci ho parlato e non mi interessa farlo, anche se mi dispiace per quello che è successo. In questo periodo in cui lui è confuso, magari a me potrebbe non servire più».
Puntuale arriva la replica del procuratore di De Martino, Giuseppe Galli, intervenuto ieri a Radio 6. «Non discuto la politica societaria della Roma. Mi sono trovato spiazzato perché è intervenuto qualcun altro nella trattativa. Io avevo avvisato la società che c'era fermento intorno al mio assistito. Lui è un ragazzo serio. Anche Totti che è cresciuto nel vivaio dovrebbe riconoscenza alla sua società, ma il suo ingaggio non è rimasto fermo. Questo è un mercato libero e noi avevamo chiesto un triennale da 90 mila euro di partenza fino a 150 mila. La Roma ci ha proposto un quinquennale da 40 a 120 mila euro, mentre in Inghilterra � Arsenal o West Ham - Raffaele guadagnerebbe subito 250 mila euro netti. In base a questi parametri, penso che la Roma vuol perdere il giocatore, per questo quando ho saputo che gli inglesi erano andati da suo padre, ho temuto di esser stato scavalcato e di averlo perso. Lui, però, mi ha assicurato di essere in Italia e giurato di non aver firmato con nessuno. Comunque torneremo a parlare con la Roma».
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